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Marketing Antipatico: Se il bar ha il caffè buono, ma il bagno fa schifo

(Ovvero: come rovinarsi la reputazione in 30 secondi netti, anche in Maremma)

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Marketing Antipatico: Se il bar ha il caffè buono, ma il bagno fa schifo
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GROSSETO – Il caffè è ottimo. Cremoso, profumato, tazzina calda, barista gentile. Ti siedi, ti rilassi, pensi perfino: “Ci torno domani.” Poi vai in bagno.
Apri la porta e vieni accolto da un vago sentore di ammoniaca vintage, pavimento appiccicoso, rubinetto che gocciola, carta finita e – dulcis in fundo – lo specchio inclinato come se fosse passato un terremoto.

Fine dell’incanto.

Bagno e caffè

Ecco, questo è la fine del marketing.
E sì, succede anche da noi. Anche in Maremma.

Dove magari trovi un ristorante con cucina sublime, vista mozzafiato, prodotti a chilometro zero… e tovaglie macchiate. Oppure un agriturismo che su Instagram sembra una tenuta toscana da sogno, ma quando arrivi ti accoglie un cartello scritto a mano: “campanello rotto”.
Benvenuti nell’esperienza che non avevi chiesto.

Perché puoi avere il prodotto migliore del mondo – vino, olio, ospitalità, accoglienza, artigianato – ma se l’esperienza che offri intorno è incoerente, non ci siamo. E la gente lo percepisce in un secondo. Senza bisogno di parole.

Viviamo nell’epoca dell’esperienza totale. Le persone non comprano solo cose: comprano come le fai sentire. Comprano il tono, il ritmo, il clima, la sensazione. Anche quella che arriva dopo il caffè, mentre cerchi un bagno decente.

E in Maremma questo succede più spesso di quanto vorremmo ammettere.

Perché sì, c’è qualità. C’è passione vera. C’è tradizione, natura, autenticità.
Ma a volte manca quella cosa invisibile che fa la differenza: la cura.

Succede ovunque, mica solo nei bar

  • Il negozio storico che ha prodotti incredibili ma una vetrina spenta da tre mesi.
  • L’agriturismo da sogno che ti accoglie con ulivi, silenzi e fiori… ma alla reception ti rispondono “Arrivo” e spariscono per 20 minuti.
  • Il produttore di olio top che ti fa degustare con passione… ma vende solo in contanti e ti scrive la ricevuta su un post-it.
  • La bottega artigiana con prodotti unici… ma la vetrina sembra abbandonata da Natale e il titolare ti accoglie con un grugnito.

Tutto questo è anti-marketing. Anche se fatto senza cattive intenzioni.

Perché il vero marketing non è la copertina. È la coerenza.
È la sensazione che tutto fili, che nulla stoni. Che quello che prometti lo rispetti anche nei dettagli. E i dettagli – spoiler – sono ovunque: dal modo in cui rispondi al telefono alla pulizia del bagno.

Tre consigli antipatici (ma veri):

  1. Fatti il giro del tuo negozio/sito/locale come se fossi un turista arrivato per caso.
    Guardalo con occhi nuovi, e chiediti: “Se non fossi io, lo raccomanderei?”
  2. Sistema prima il retroscena.
    Un bel panorama non basta se il bagno fa schifo. E nemmeno una buona recensione, se poi deludi chi arriva davvero.
  3. Sii coerente, non perfetto.
    Meglio un’esperienza onesta, curata e umana che un effetto wow iniziale che poi si sgonfia come un soufflé mal riuscito.

Morale (che vale dalla costa fino ai colli):
Il marketing non finisce con una bella insegna o un sito ben fatto.
Inizia quando il cliente entra, e continua finché se ne va soddisfatto.
Anche – e soprattutto – se va in bagno.

Perché se il tuo caffè è buono, ma il bagno fa schifo…il cliente potrebbe ricordarsi più del bagno che del caffè.
E magari lo scrive pure su Tripadvisor, su Google, su Facebook.
O peggio: lo racconta a voce, con quel tono da “peccato, era un bel posto”.

E a quel punto, il danno non lo ripari con la crema del caffè.

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Marketing Antipatico

In questa rubrica parliamo di come l’innovazione può prendere forma in modi inaspettati, scoprendo le storie e le persone che la rendono possibile. Perché innovare non è solo un compito per le grandi multinazionali: è qualcosa che può partire da chiunque, anche dal tuo angolo di mondo. Restate sintonizzati, e chi lo sa? Magari la prossima grande idea potrebbe arrivare proprio da voi. Hai qualche riflessione da condividere? Scrivimi a [email protected]

Marco Gasparri, 49 anni, è il Managing Director di Studio Kalimero. Formatosi nel settore del marketing, dalla fine degli anni Novanta si dedica con successo a costruire percorsi per dare valore alle imprese e può contare su un’esperienza con centinaia di aziende nel pubblico e nel privato. Creativo, poliedrico e razionale, ha collaborato con agenzie nazionali, ha lavorato in Toscana e in Italia e ha dato vita nel 2000 a Studio Kalimero, riuscendo sempre ad anticipare le istanze economiche della società e a creare servizi e prodotti adatti al mercato.

Formatore, spin doctor, consulente politico, marketing strategist, esperto in tecniche di comunicazione, business coach ha firmato numerosissime campagne di successo: Marco Gasparri è tra i professionisti più accreditati nel campo della promozione non solo in Toscana.

Marco Gasparri
3 Aprile 2025 alle 6:00
  • Attualità
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  • Marketing Antipatico
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