
GROSSETO – Nelle due settimane centrali del mese di marzo la Direzione marittima – Guardia Costiera della Toscana ha intensificato in tutta la Regione il coordinamento dell’attività ispettiva sulla filiera della pesca finalizzata soprattutto alla tutela del ‘made in Italy’.
Nel mirino degli ispettori sono entrati i depositi delle società di importazione, i rivenditori all’ingrosso fino ad arrivare alla vendita e somministrazione al consumatore finale di prodotti della pesca provenienti dai Paesi terzi.
Sono numerose le sanzioni e chiusure di esercizi applicate in tutta la Toscana, per un totale di 150 ispezioni, oltre 5 tonnellate di prodotti ittici sottoposti a sequestro, 33 operatori multati per un totale di 40mila euro di sanzioni oltre alla chiusura temporanea di due pescherie e un ristorante.
Nel merino degli ispettori anche un ristorante etnico a Grosseto dove sono stati sottoposti a sequestro 500 kg di alimenti di dubbia provenienza utilizzati per il servizio di ristorazione. Il personale della Guardia Costiera ha richiesto l’intervento dei tecnici della prevenzione della Usl grossetana che ha accertato irregolarità nell’ambito del trattamento e della lavorazione dei prodotti ittici crudi in violazione delle procedure igienico sanitarie emettendo, per questo, un provvedimento di sospensione delle predette attività fino al ripristino delle condizioni di idoneità previste dalla stringente normativa nazionale.