
FOLLONICA – «Per la terza volta in un mese, Primavera Civica si vede costretta a riportare l’attenzione sul tema delle residenze fittizie, per non pagare l’Imu e avere altri vantaggi tributari e fiscali». Inizia così la nota di Primavera Civica sul caso residenze a Follonica.
«Già il 13 marzo avevamo sollevato la questione, chiedendo trasparenza e integrità agli amministratori e sollecitando sindaco, giunta e consiglieri comunali, di ogni schieramento, a rendere pubbliche le proprie dichiarazioni di residenza sin dal loro insediamento. Un atto necessario per dissipare ogni sospetto di irregolarità e preservare la credibilità delle istituzioni. Questa vicenda non è solo una questione burocratica, ma riguarda l’etica e la correttezza di chi amministra la città».
«Ci aspettavamo una rapida e chiara risposta da parte del sindaco e degli amministratori, così da poter superare ogni dubbio e proseguire serenamente con l’attività amministrativa. Invece il silenzio istituzionale ha lasciato spazio a incredulità e clamore tra i cittadini. Per questo siamo stati costretti a rinnovare pubblicamente la nostra richiesta di chiarezza al sindaco».
«Nel frattempo la questione ha guadagnato sempre più spazio sui giornali mentre il sindaco, anziché affrontare con trasparenza il problema e ristabilire la fiducia nell’amministrazione, ha preferito alimentare un dibattito personalistico con accuse incrociate addirittura con un suo importante sostenitore in campagna elettorale, ex amico e ‘primo consigliere’ poi allontanato. Un atteggiamento che ha solo contribuito a esasperare il clima politico, esponendo la città a un’attenzione mediatica negativa ben oltre i confini locali».
«A questo punto i chiarimenti nel merito, che la città attende, verranno dati proprio in Consiglio comunale che è stato convocato per rispondere, tra le altre cose, alle domande sollevate da cinque consiglieri di opposizione. Tuttavia, ciò che ci indigna profondamente è la decisione di tenere la seduta a porte chiuse, privando i cittadini della possibilità di ascoltare direttamente le risposte che attendono da tempo. Una scelta incomprensibile, inaccettabile e irrispettosa».
«Se il Sindaco è proprio così certo come dice di essere della propria correttezza, di quella degli amministratori e dei consiglieri comunali, non dovrebbe avere alcun timore nel confrontarsi apertamente con la cittadinanza. Al contrario, se dovessero emergere irregolarità o addirittura profili di responsabilità penale, l’unica strada percorribile sarebbe quella delle dimissioni, per poi chiarire la propria posizione nelle sedi opportune. Follonica merita trasparenza e rispetto, non questo spettacolo a dir poco ridicolo e indecoroso».