
GROSSETO – “Basta” dicono molti cittadini, con queste tenzoni municipali sulla toponomastica locale nel segno di “memorie condivise” e “pacificazioni” ! Dopo la sceneggiata su Via Berlinguer e Via Almirante, è andata in scena anche quella su Sergio Ramelli, il diciottenne studente del Fronte della Gioventù, ucciso nel 1975 a colpi di chiave inglese, da un commando di Avanguardia Operaia.
Eruzioni di cenere e lapilli verbali, rivangando il passato storico politico anche internazionale, sino a chiedere la cancellazione di quella Via Unione Sovietica oramai obsoleta e per gli auspicanti, disdicevole e politicamente scorretta.
Tornano alla mente pure i mugugni a suo tempo espressi su Via Craxi e il “blitz!” di Via Oriana Fallacci, con cui venne spodestato Via IV Novembre. Fischi e applausi dei grossetani, divisi nei giudizi di merito che ci inducono oggi ad auspicare una maggiore serenità in fatto di scelte toponomastiche sperando anche in una sorta di tregua.
Al riguardo potremmo essere aiutati pescando tra i personaggi di Walt Disney! Potremmo così stilare una vera e propria hit parade delle nuove possibili intitolazioni toponomastiche, con “Topolino” in testa, seguito da “Paperino” dallo zio riccone “Paperone” e dietro di loro “Qui, Quo, Qua”, “Gambadilegno”, il “Commissario Basettoni” e pure la “Banda Bassotti”.
Ad una maggioranza che propone una “Piazza Pluto”, le minoranze non potranno che contrapporre un “Viale Eta Beta”, il tutto senza acredini e risentimenti. Non torneranno a galla fantasmi del passato, non saranno rivolte accuse anche bipartisan e per stemperare gli animi, il Sindaco potrà proporre un gemellaggio con “Disneyland Parìs”.
