
GROSSETO – Il consiglio comunale di Grosseto ha approvato una mozione per intitolare una via o spazio pubblico della città a Sergio Ramelli, giovane milanese ucciso a metà anni ’70, durante gli “anni di piombo”.
«Intitolare una via o spazio cittadino a Sergio Ramelli – dice l’assessore alla toponomastica e deputato di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi –, un giovanissimo di appena 18 anni, vittima di un vile e barbaro agguato avvenuto il 13 marzo di cinquant’anni fa che lo portò alla morte dopo 47 giorni di agonia e ricovero in ospedale a Milano, deve servire a tutti noi per ricordare un simbolo di una generazione e di una Italia, quella degli ‘anni di piombo’, che non vogliamo dimenticare».
«Ogni anno, anche il sindaco di Milano e tutte le autorità cittadine e non solo, ricordano il giovane ragazzo assassinato dall’odio politico cieco di quegli anni, per mano di altri ragazzi – conclude il deputato di Fratelli d’Italia -. Contro tutti gli odiatori seriali, di ieri e di oggi, noi contrapponiamo la pacificazione nazionale, consapevoli che se la memoria comune è difficile, noi non smettiamo di provarci».
In merito alla questione si è espresso anche il consigliere di opposizione del Movimento 5, criticando la scelta: «Tra i pochi atti presentati, l’intitolazione di una via a Sergio Ramelli si rivela un’iniziativa divisiva, che riaccende antiche contrapposizioni ideologiche tra destra e sinistra – afferma Giacomo Gori -. Un’azione che sembra ignorare il regolamento comunale sulla toponomastica, il quale prevede un iter specifico senza necessità di un atto consiliare, soprattutto quando si toccano temi molto divisivi. Invece di unire la comunità, questa scelta alimenta ulteriori divisioni».