
GROSSETO – «Ero un commerciante e la situazione del cantiere che si ostinano a chiamare di piazza della Palma, che dura tutt’ra e che è fermo da tempo, mi ha costretto a chiudere per mancanza di incassi» a parlare è Giandomenico Torella (La Chiccaia), che, assieme ad alcuni colleghi, ha avviato una raccolta firme per chiedere chiarimenti al Comune sullo stato dei lavori in centro.
«Ora il mio ex fondo ha davanti un escavatore fermo da oltre un mese Sin da luglio io ed altri colleghi che stanno nella piazza (l’Archetto, il Movida, il Perlage, Manga Genesis ecc.) abbiamo fatto di tutto per avere notizie ufficiali del cantiere che vedevamo fermo ma il Comune di Grosseto non ha mai risposto».
«Finalmente il 14 marzo, in una riunione nell’aula del consiglio comunale, gli interlocutori a capo del progetto (assessore Megale e ingegner Vecchieschi) si sono fatti uscire di bocca che la cosa è stata “gestita male”, che la ditta non riusciva a lavorare per i continui cambi di progetto» continua la nota.
«Per questo motivo mi sono fatto promotore di una raccolta di firme per chiedere chiarezza ufficiale con gli strumenti che lo statuto del Comune di Grosseto offre: richiesta da parte dei cittadini della riunione della V commissione di controllo e garanzia (che è pubblica) che è in grado di fornire tutte le spiegazioni su come è stato gestito e quali sono le motivazioni del disastro che è davanti a tutti. Sollecitazione perché (con una maggioranza qualificata) venga istituita una commissione di inchiesta (non pubblica sino alle risultanze finali) che individua le responsabilità del disastro causato».
«Per coinvolgere i commercianti e i cittadini, facendogli superare il timore di possibili ed eventuali ripercussioni da parte del comune, ci vuole che questa raccolta di firme sia nota e che se ne parli. Prima si cercano le cause di un male poi la cura e da ultimo, se è il caso, le responsabilità, almeno io la penso così».