
BATIGNANO – Aggiungere dolore al dolore è difficile ma c’è chi ci è riuscito e probabilmente anche con discreta noncuranza. Batignano, il paese della festa dell’olio e della sagra da record, è sprofondata in un silenzio assordante dopo la perdita dell’amata Aurora Bellini, deceduta durante il viaggio scolastico verso la Sicilia nella notte tra il 17 e il 18 marzo.
Nella sera di ieri, 20 marzo, alcuni paesani hanno notato una persona che, su questa tragedia, ha deciso di lucrare. «Siamo tutti rimasti scioccati da quanto successo – racconta un batignanese – Ieri sera un uomo, magro sulla sessantina, girava per le vie di Batignano con una scatola, chiedendo i soldi alle persone, dicendo che era stato mandato a raccogliere fondi per il funerale di Aurora».
Questa persona non sembrerebbe essere di Batignano. «Chi lo ha notato ha detto che non è un volto conosciuto in paese – aggiunge il residente – Abbiamo avvisato anche i carabinieri così che possano aiutarci a far sì che il problema non si ripresenti e che qualcuno cada in quella che è una vera e propria truffa. Un raggiro che fa leva sul buon cuore delle persone e su una tragedia così grande per tutti noi».
«Quanto successo aggiunge dolore al dolore – conclude – Aurora non fosse solo figlia di Paolo ed Erika, ma è come se fosse la figlia di tutta Batignano. Ci auguriamo che questa persona non si ripresenti tra le vie del paese, la scelta di lucrare in questo modo su quello che è accaduto fa male a tutti noi».