
GROSSETO – «Nessuna risposta» da sindaco, giunta e consiglieri. La vicenda delle presunte false residenze a Follonica resta aperta. A chiedere chiarimenti sono ancora Primavera Civica, che qualche giorno fa aveva chiesto trasparenza e Follonica a Sinistra che insieme a Rifondazione Comunista vuole risposte rapide da chi amministra la città.
La richiesta di Primavera Civica
«Chi amministra – si legge nella nota di Primavera Civica – deve dare il buon esempio perché i cittadini si aspettano onestà e correttezza da chi li rappresenta”. Secondo Primavera Civica, ogni amministratore dovrebbe poter dimostrare la propria regolarità senza esitazioni e siamo sicuri che ognuno sia in grado di dimostrare la propria regolarità. Tuttavia, desta preoccupazione il fatto che, nonostante le voci in città sempre più insistenti su presunte irregolarità legate a false residenze, la richiesta non abbia ancora ricevuto alcuna risposta ufficiale».
«Di fronte a questo silenzio, il movimento rilancia con forza la propria istanza, chiedendo al sindaco (per sé e la sua giunta) e al presidente del consiglio comunale (per tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione) di fornire una risposta chiara e immediata. Il silenzio non può essere una soluzione perché alimenterebbe solo ulteriori dubbi e minerebbe la fiducia nelle istituzioni. Primavera Civica ribadisce inoltre che l’etica politica deve prevalere su qualsiasi considerazione amministrativa o legale. E avverte: “Se non riceveremo risposte, ci rivolgeremo ad altre sedi per ottenere chiarezza».
La posizione di Follonica a Sinistra e Rifondazione Comunista
«Negli ultimi anni abbiamo assistito al deplorevole fenomeno della doppia prima residenza per alcune famiglie follonichesi e non solo. La legge consente, in effetti, in alcuni specifici casi, il concetto di “doppia prima casa” in particolari condizioni lavorative e d’emergenza, ma non in altri casi. Di frequente, dunque, da alcuni nuclei vengono dichiarate due prime case (o anche di più?) per pagare meno tassazione e bollette meno care. Di fatto meno IMU e meno Tari che entrano nelle casse comunali. E questo rappresenta un danno per la collettività. Il danno per la mancata IMU è indiretto: perché significa che il Comune ha meno risorse per effettuare lavori pubblici e altre attività urbanistiche. Il danno derivante dalla TARI elusa invece è a diretto carico delle famiglie oneste. Infatti, se qualcuno ottiene lo sconto per la TARI come prima casa (anche quando non lo è) significa che tutti gli altri (anche i possessori di vere prime case) dovranno pagare di più per appianare il prezzo complessivo della TARI che il Comune versa al gestore del servizio. Per queste ragioni nella precedente consiliatura l’amministrazione Benini aveva cominciato un percorso per “scovare” i furbetti della doppia prima casa».
«L’amministrazione Buoncristiani ha interrotto quel percorso e allora i consiglieri di opposizione hanno chiesto chiarezza ai civici e al centrodestra follonichesi. Quanto meno una chiarezza che riguardasse le condizioni personali e familiari degli amministratori follonichesi. I consiglieri di opposizione lo hanno fatto e sono perfettamente in regola. Ebbene, sono trascorsi altri giorni, ma dall’amministrazione comunale non è arrivata nessuna presa di posizione o risposta a fugare i dubbi che ormai affliggono cittadine e cittadini: i nostri amministratori hanno le residenze corrette? Nonostante le richieste arrivate da più parti affinché il sindaco e la giunta chiarissero le loro posizioni il silenzio continua a regnare sovrano: questo sicuramente non è un buon segnale. Follonica a Sinistra e Rifondazione Comunista ribadiscono con forza la necessità di fare chiarezza su un tema che riguarda la trasparenza e la legalità nella gestione amministrativa della città. Le cittadine e i cittadini hanno il diritto di sapere se chi li rappresenta non ha nulla da nascondere e fare chiarezza su una vicenda che sta sollevando dubbi e preoccupazioni. Chiediamo ancora una volta al sindaco e alla giunta di assumersi le proprie responsabilità e di fornire risposte chiare. Il tempo delle attese è finito: Follonica merita trasparenza.