
GROSSETO – Si svolgerà domani l’autopsia sulla salma di Aurora Bellini, la studentessa di 19 anni morta sul traghetto che la trasportava da Napoli a Palermo dove stava andando in gita con i compagni di classe, tutti dell’istituto superiore Manetti Porciatti di Grosseto.
L’esame è stato disposto dalla Procura di Torre Annunziata, in rogatoria con quella di Nocera Inferiore.
L’esame autoptico servirà a chiarire le cause della morte improvvisa della giovane. La ragazza era nella cuccetta a lei assegnata assieme ad una compagna di classe quando si è accasciata a terra. Immediati i soccorsi. La giovane è stata trasbordata su una motovedetta della Guardia costiera. Quando però è giunta a terra la ragazza era già morta. La prima ipotesi è stata quella che la giovane sia morta per un infarto.
Sul caso indagano i militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia che, guidati dal comandante Andrea Pellegrino, sono intervenuti già nella notte a bordo del traghetto.
Gli inquirenti hanno sequestrato effetti personali e cellulare della ragazza e hanno sentito i compagni di classe e i docenti che poi questa mattina sono ripartiti per fare rientro a Grosseto.
CHI ERA AURORA?
Tutti la descrivono come una ragazza solare. Viveva a Batignano, con la madre Erika, il padre Paolo e la sorella gemella Martina. Era appassionata di pattinaggio, passione che condivideva con la gemella, ed era una degli artisti che a febbraio aveva realizzato, assieme ad altri compagni di scuola, un bellissimo murale sulla parete della scuola.
