
GROSSETO – “Da qualche anno a Grosseto si tende a celebrare la giornata della donna per tutto il mese di marzo senza limitarsi alla sola data dell’8 marzo. In città, ma non solo, vengono organizzati eventi di vario tipo, ma ci rendiamo conto che un solo mese di attenzione non può essere sufficiente”. A dirlo è il coordinamento donne Anpi “Licena Rosi Boschi” della sezione “Elvio Palazzoli” di Grosseto.
“Tante sono le questioni da risolvere, a cominciare dalle disparità di trattamento (salariali, sulla cura…) che calpestano l’eguaglianza dei diritti previsti dalla nostra Costituzione – prosegue Anpi -. Ma il fatto più preoccupante è che si assiste quasi con indifferenza ai quotidiani femminicidi, come se ormai ci fosse una sorta di normalizzazione della violenza. La violenza di genere e l’impoverimento sociale sono, secondo noi, il risultato di carenza culturale ed educativa”.
“Per questo motivo ci appelliamo affinché partiti, enti, associazioni, sindacati diventino strumento di contrasto di questo stato di cose con la presa in carico di atti formali che si sostanzino attraverso azioni concrete – afferma il coordinamento donne Anpi -. Chiediamo, per chi non l’avesse ancora fatto, di inserire nel proprio statuto un codice etico che possa sanzionare ogni forma di disuguaglianza, molestia, violenza, in modo tale da trovarsi in sintonia con tutti gli enti formativi che operano sul territorio e che già si adoperano per raggiungere questi obiettivi. Nella speranza che questo nostro appello possa essere recepito in modo tale che, sia tra la politica che tra i cittadini si possa aprire un dibattito su questo tema di allarmante attualità, attendiamo con fiducia dei segnali alla nostra proposta”.