
FOLLONICA – «Durante il Consiglio Comunale del giorno 27 febbraio sono emersi dubbi circa l’operato corretto e neutrale dei dipendenti di questa amministrazione, nello specifico la Consigliera Comunale Azzurra Droghini nel suo intervento, ha parlato di una “macchina amministrativa ingolfata e politicamente molto orientata”». Inizia così la nota condivisa da dipendenti del Comune di Follonica.
«A seguito di tali dichiarazioni la RSU del Comune di Follonica ha ritenuto necessario invitare la Consigliera ad esprimere scuse pubbliche rivolte ai dipendenti comunali relativamente alle sue affermazioni. Abbiamo preso atto della risposta pervenuta sia in forma privata che pubblicamente a mezzo stampa».
«Questa vicenda ha però generato un confronto mediatico tra le forze politiche che è arrivato a coinvolgere anche privati cittadini, i quali si sono sentiti in dovere di esprimere la propria opinione gettando ombre sulla neutralità dell’operato. Per questo motivo sentiamo l’esigenza di esternare il nostro pensiero, attraverso un documento unitario approvato all’unanimità dall’assemblea del personale del Comune di Follonica».
«Il dipendente comunale è la faccia della Pubblica Amministrazione, noi siamo le prime persone che vedete entrando negli uffici o varcando la porta di ingresso. Cerchiamo di fare al meglio il nostro lavoro pur essendo cronicamente e pesantemente sotto organico, con risorse insufficienti e con contratti scaduti da anni. Come tutti i cittadini siamo liberi di esercitare democraticamente il nostro diritto di voto ma ciò non significa che lavoriamo o non lavoriamo per la parte politica di turno oppure per la propria appartenenza. Noi lavoriamo al servizio del Cittadino. Per questi motivi non accettiamo di entrare a far parte del dibattito politico e non permetteremo a nessuno di strumentalizzarci trascinandoci in polemiche che di politico hanno ben poco. Invitiamo quindi tutti quanti ad un maggiore rispetto nei nostri confronti, riportando il dibattito politico sulle tematiche che gli competono e lasciandoci lavorare come abbiamo sempre fatto con correttezza e neutralità».