
GROSSETO – “La situazione che ormai da un anno e mezzo si è creata nella Lega in provincia di Grosseto ci dispiace, perché in quel partito abbiamo creduto, lo abbiamo portato a risultati mai visti prima e adesso lo vediamo come un Titanic da cui molti, se non lo hanno già fatto, vogliono fuggire, non ultimo Roberto Azzi che era stato parte di coloro che avevano causato la caduta del direttivo provinciale, aprendo la crisi che ci aveva portato ad abbandonare il partito. Evidentemente il problema non eravamo noi, ma coloro che sono ancora all’interno del movimento”. Così il presidente di Nuovo Orizzonte Civico Claudio Pacella, a nome anche di diversi iscritti all’associazione provenienti dalla Lega.
“In questi mesi abbiamo cercato di replicare poco alle accuse di dirigenti Lega che avevano causato una situazione che oggi è sotto gli occhi di tutti – afferma Pacella- questo forse per ottenere qualche incarico interno ed avere un po’ di visibilità esterna. Il perché non lo potremmo spiegare in altro modo. Molti che avevano partecipato a quel blitz hanno successivamente lasciato, ma soprattutto leggiamo che Roberto Azzi, che non era parte del nostro gruppo ma di quello antagonista e minoritario, lascia intuire che la situazione che la Lega sta vivendo era, forse, stata studiata altrove, penso a Firenze in collaborazione con chi ancora siede nel direttivo regionale o ha incarichi anche in altre province”.
“Lo hanno fatto addossandoci colpe inesistenti e con un disegno ben preciso, portato avanti con la missione distruttrice dell’ex commissario Baldini che ha causato l’abbandono della gran parte dei dirigenti, dei militanti e degli eletti, riducendo la Lega grossetana, un tempo un gioiello ammirato in tutta Italia, capace di portare suoi rappresentanti in Parlamento, in consiglio regionale, nei vari comuni ed attirando diversi sindaci, ai minimi termini – prosegue Pacella -. Oggi le conseguenze di queste azioni sono sotto gli occhi di tutti e noi ne siamo decisamente rammaricati, perché siamo stati tra coloro che avevano contribuito a costruire una Lega forte e di governo e oggi la ritroviamo debole e al limite dell’autoreferenzialità”.
La conclusione di Pacella e degli iscritti Noc è chiara. “Noi siamo ben felici del percorso intrapreso – affermano- ma contiamo che nel futuro soffi anche all’interno del Carroccio un vento vero di cambiamento e che possa essere recuperato un clima di dialogo finalmente sereno, che ad oggi con i dirigenti rimasti a difesa del fortino purtroppo non esiste. Ma questa volta non siamo solo noi a dirlo, ma anche chi ha contribuito a metterci alla porta e, dai numeri, letti non si tratta di poche persone”.