
GROSSETO – Strade Maestre ha fatto tappa a Grosseto. Così un gruppo di otto studenti, accompagnati da quattro guide insegnanti, sono stati accolti da Uisp Grosseto e Associazione Terramare, che hanno fatto provare agli avventurosi partecipanti al progetto una discesa rafting in gommone su un tratto urbano del fiume Ombrone. Tra i protagonisti dell’iniziativa c’è anche Gioele Pirozzi, 17 anni, grossetano, che partecipa a Strade Maestre ma è anche un socio di Terramare: per lui visitare il Parco della Maremma, fare rafting sull’Ombrone ed essere ospitato nella comunità di Nomadelfia è stata un’emozione nell’emozione.


Strade Maestre significa studiare viaggiando: un percorso di oltre mille chilometri, che attraversa 12 regioni per 240 giorni di scuola, dal mese di settembre a giugno. “In pratica è un anno scolastico in cammino – afferma il professor Marcello Paolocci, uno degli ideatori dell’iniziativa – nel quale i ragazzi possono vivere un’esperienza davvero unica”. “E’ un progetto nato 3 anni fa – ricorda – con Marco Saverio Loperfido eravamo impegnati in conversazioni sui cammini e ci siamo detti quando sarebbe stato bello un anno scolastico a piedi: ora eccoci qua. Abbiamo incontrato un sacco di persone, nelle lezioni itineranti spesso prendiamo spunto da ciò che vediamo e ogni occasione è buona per imparare. Anche in Maremma, un luogo eccezionale”.
Un progetto che da subito ha conquistato Gioele Pirozzi: “Ho sempre amato camminare e visitare nuovi luoghi – afferma lo studente grossetano – così quando è capitata questa occasione ho deciso di provare. Sto vivendo a fondo questa avventura e mi ha fatto piacere poter fare tappa a Grosseto ritrovando gli amici di Terramare, associazione con la quale da tempo faccio rafting. Sono molto felice perché ho potuto portare il gruppo degli amici con cui condivido questa esperienza nella mia bellissima terra e in qualche modo nella mia vita. Strade Maestre è un’esperienza per chiunque è disposto a mettersi in gioco”.
“Per il nostro modo di vedere lo sport, l’ambiente e la valorizzazione del territorio – afferma Maurizio Zaccherotti, coordinatore nazionale acquaviva Uisp e presidente di Terramare – questo non può che essere considerato un progetto speciale. Per questo è stato molto bello condividere con i ragazzi e gli accompagnatori una giornata sul fiume Ombrone”.
I ragazzi e i professori sono stati ospitati nella comunità di Nomadelfia. “Mi sono imbattuto per caso su internet in questo progetto – racconta don Nicola, il parroco di Nomadelfia – sono tornato a casa e l’ho fatto vedere al responsabile della nostra scuola, ma lui era già stato contattato”. “La nostra è una scuola familiare, ma vivente come la chiamava il nostro fondatore don Zeno – racconta don Nicola – la natura che si presenta, le situazioni, il lavoro e il mondo dell’umanità diventano per noi occasioni di sapere. Qui a Nomadelfia prima del Covid c’era un progetto di alternanza scuola-lavoro e accoglievamo studenti da altre regioni, quindi siamo già abituati ad avere a che fare con studenti che hanno più o meno l’età dei nostri figli. Strade Maestre per noi è un motivo di arricchimento”.
Il progetto Strade Maestre è rganizzato dalla coop CamminaMenti, i main partner sono Aigae e Cai che hanno messo a disposizione zaini studio da 20mila euro, e ha il sostegno di Generas Foundation. La partenza del viaggio di Strade Maestre è stata a Orvieto, poi attraversando Umbria e Lazio l’arrivo a Civitavecchia per imbarcarsi, destinazione profondo sud: Sicilia. Da qui Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, ancora Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia con l’arrivo e la fine dell’anno scolastico a Trieste. Con lo zaino pieno di emozioni.