
FOLLONICA – Lega nel caos a Follonica. È quello che denuncia la lettera di dimissioni inviata da diversi tesserati ai vertici del partito. Un partito che, come dicono i firmatari della lettera, sarebbe allo sbando, «ridotto ai minimi termini». A lasciare il Carroccio di Follonica sono in venti. Tra loro anche nomi storici della Lega come Roberto Azzi, già consigliere comunale nella passata consiliatura e tra i primi a “fondare” il partito in provincia di Grosseto.
Nella lettera si contesta sopratutto il modus operandi dei vertici provinciali e l’atteggiamento del commissario comunale Gino Tornusciolo, consigliere comunale di Grosseto e indicato a traghettare il partito del Golfo in questo periodo.
«L’atteggiamento di Tornusciolo ci è sembrato da subito prevenuto nei nostri confronti» si legge nella lettera. Le critiche a Tornusciolo riguardano sopratutto la possibilità di poter organizzare il congresso del partito.
«Tornusciolo, con il suo atteggiamento – si legge ancora -, ha fatto sì che non venisse convocata l’Assemblea congressuale, forse perché gratificato dal suo stato di Commissario. Era stata presentata, a termini di statuto, da dieci Soci su quindici la richiesta di convocazione della stessa Assemblea congressuale nella quale potesse essere ricomposta la struttura sezionale, ma le “alte sfere” a tutt’oggi non sono state in grado di dare una risposta. Alte sfere ben presenti quando c’era da richiedere voti al Congresso regionale, ma disinteressandosi poi delle situazioni locali».
«Ormai la Lega di Grosseto e Provincia è disgregata proprio per le scelte scellerate di chi sta ai vertici, pensando di controllare tutto dall’alto e non comprendendo che senza la base non si va da nessuna parte. Tutto questo avallato da una precedente gestione commissariale del partito a livello provinciale che ha visto una fuga di iscritti e di eletti, perdendo in poco tempo un sindaco, consiglieri comunali di Grosseto e Massa Marittima e ora più di venti iscritti a Follonica, di cui nessuno si è sembrato preoccupare. I risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti, con un partito ridotto ai minimi termini. Ma probabilmente era questo ciò che si voleva».
«Per non parlare poi di Salvini che, purtroppo, ha ingessato il partito, senza far svolgere i congressi e scegliere il Segretario e la linea politica: ormai è diventato autocratico. Alla luce di tutto ciò, i sottoscritti firmatari presentano le dimissioni irrevocabili dal Partito, non riconoscendosi più negli ideali per cui tanto hanno dato. Devono inoltre rimarcare amaramente che alcuni dei firmatari sono stati tra i primi organizzatori della Lega Nord a Follonica ed hanno contribuito indubbiamente ai successi elettorali della Lega per Salvini Premier, confluendo nel nuovo Partito. Facciamo a chi prenderà il nostro posto gli auguri di buon lavoro con la speranza che siano all’altezza dei loro compiti».