
GROSSETO – “I venti di guerra, che soffiano su tutto il pianeta dall’Ucraina al Medio Oriente, in oltre 50 conflitti locali, aumentano i rischi di una deflagrazione mondiale con il pericolo di una guerra atomica. L’orologio dell’Apocalisse, lasciatoci da Einstein ed altri grandi scienziati, segna meno di 89 secondi alla mezzanotte, all’ora zero. È tempo che la gente comune, le lavoratrici e i lavoratori, le cittadine e i cittadini, quelli che lottano per garantire per sé e le proprie famiglie una vita degna di essere vissuta, prendano la parola in difesa della pace contro tutte le guerre”.
Così il Coordinamento per la pace di Grosseto, che comprende numerose associazioni, partiti e sindacati, democratici e antifascisti, annuncia la manifestazione prevista per sabato 15 marzo con concentramento in Piazza Fratelli Rosselli alle 15.45, con partenza del corteo per il centro alle 16 e interventi conclusivi in Piazza Dante.
“La posta in gioco è molto alta – proseguono -. Le grandi potenze autocratiche (Usa, Russia e Cina) si stanno spartendo il pianeta con una tipica logica predatoria di stampo imperialista. La prima a farne le spese è l’Ucraina spinta a una guerra inutile, che ha fatto 600.000 morti per parte e che non poteva essere vinta fin dall’inizio. Il negoziato sotto l’egida delle istituzioni internazionali poteva risolvere il contenzioso senza spargimento di sangue. Oggi l’Ucraina rischia di essere smembrata e rapinata delle proprie risorse naturali (le famose terre rare). Nessuno si sente più sicuro e le istituzioni internazionali uscite dalla seconda guerra mondiale a tutela della pace e degli equilibri planetari, a cominciare dall’Onu, contano molto poco”.
“Il rischio è elevato anche per la debole tregua a Gaza con il progetto di Trump della deportazione di 2 milioni e mezzo di palestinesi per far posto a una riviera per ricchi – dichiara il coordinamento per la pace -. L’Unione Europea poteva giocare un ruolo di mediazione nella contesa, invece si è schierata da una parte e oggi ubbidisce al diktat di Trump di riarmarsi. Stanzia 800 miliardi di euro per un colossale quanto inutile piano di riarmo. Inutile perché anche secondo i generali ci vorranno almeno 20 anni per raggiungere un livello accettabile di deterrenza rispetto alla Russia. È facile prevedere che quei soldi saranno sottratti alle spese sociali (istruzione, salute, previdenza). In assenza di un esercito europeo unico quei soldi verranno sperperati per allargare la spesa di 28 eserciti nazionali inefficienti che non riescono neppure a parlare tra loro”.
“Noi rimaniamo fedeli ai valori del Manifesto di Ventotene, quello dei padri ispiratori dell’Europa unita, indipendente, democratica, antifascista, neutrale tra i blocchi autocratici, con un esercito unico per la difesa dei confini e con una politica di disarmo internazionale – concludono -. Per questo chiamiamo a raccolta cittadine e cittadini per manifestare in piazza. Ognuno porti pure le proprie bandiere, gli striscioni, i cartelli con le proprie idee perché i colori della pace contro tutte le guerre sono quelli dell’arcobaleno”.