
ARCILLE – Di 20 gatti ne sono rimasti due. Una è stata fatta adottare in extremis e l’altra è in fin di vita nello studio medico di una veterinaria.
«Sono due anni che mi occupo di questa colonia ad Arcille, nel comune di Campagnatico – racconta Alessia -. Ero riuscita a far sterilizzare quasi tutti i gatti, quasi tutti neri. Me ne restavano tre. Nel frattempo una vicina aveva allestito un ricovero nel suo giardino con le casette coperte. Davamo da mangiare un po’ per una. E poi il sindaco mi aveva autorizzata a nutrirli davanti ai bidoni».
Purtroppo nel giro di neppure dieci giorni dei gatti non c’è più neppure l’ombra.
I mici hanno iniziato a mancare all’appello al momento del pasto «Ho chiesto alla mia vicina se li avesse visti, ma neppure da lei erano più andati. Niente. Non li abbiamo trovati più. Tutti quelli neri sono spariti. Ne abbiamo ritrovata una (bianca e grigia) che siamo riusciti a far adottare, e un’altra che era in fin di vita. L’ha trovata la mia vicina nella cuccia e mi ha chiamata. L’abbiamo portata dalla veterinaria che ovviamente non può avere certezza, ma sta curando la gatta per avvelenamento da topicida. La gatta ha un’emorragia interna. Non sappiamo se se la caverà e, se fosse, quali problemi neurologici riporterà, anche se oggi sembra un po’ migliorata».
Un’ipotesi certa sulla morte è impossibile farla, e Alessia non si sbilancia: certo che le premesse per pensare ad un avvelenamento di massa, a nostro parere, ci sono tutte.
Alessia è scoraggiata: «Non capisco che noia potessero dare. Li nutrivo davanti casa mia. Dormivano nel giardino privato della vicina. I più, essendo sterilizzati, non si allontanavano neppure troppo. Una cattiveria gratuita» conclude.