
GROSSETO – Chi lo dice che Grosseto non possiede storiche testimonianze del passato?! Fuori e dentro il centro storico, lapidi commemorative evocano vicende, spazi, momenti particolari o personaggi che hanno caratterizzato questa “città forte, non grande, ben murata…” come recita il Repetti.

Non staremo comunque a fornire indicazioni latitudinali e longitudinali, né stileremo mappe al riguardo. Lasceremo a ciascuno il piacere individuale della libera scoperta, obbligando così un passeggio per Grosseto con il naso all’insù e con l’occhio vispo e l’orecchio attento.
Nell’occasione, vogliamo però esprimere ai ‘civici tutori’ una raccomandazione con valenza di promemoria: “Le lapidi debbono essere periodicamente curate e pulite, diciamo che hanno bisogno di un necessario maquillage”. Loro sono silenziose, ma basteranno i nostri sguardi a far comprendere che tipo di necessità hanno.
Girare per credere, e al riguardo, le due immagini del vecchio mulino granducale in zona viale Mascagni ne sono un rappresentativo esempio. Non soltanto i turisti, ma anche i grossetani saranno grati se verranno “sanate”.
Il Sassolino: una novità sulle nostre pagine: la parola al direttore Daniele Reali
Inizia oggi questa nuova rubrica che Paolo Pisani curerà per Il Giunco. Il nome “Il sassolino” lascia ben intendere quello che sarà il filo conduttore di questo spazio che abbiamo deciso di riservare ad una delle voci più originali, interessanti e libere di Grosseto. Il sassolino, lo vogliamo ricordare, spesso dà fastidio all’interno di una scarpa; si può togliere e si può mettere. Un piccolo fastidio, a volte, può farci rendere meglio conto di quella che è la realtà che ci circonda. Con questo spirito vogliamo regalare ai nostri lettori un nuovo punto di vista che arricchisce il giornale e il dibattito pubblico.