
GROSSETO – Negli ultimi mesi si sono verificate situazioni molto particolari sulla rete telefonica italiana. Praticamente ogni SIM attiva, riceve quasi quotidianamente chiamate da numeri che risultano call-center (talvolta individuati dagli smartphone con la scritta “Probabile Spam”).
L’utente finale quindi, infastidito per la maggior parte dei casi, rifiuta la chiamata e “crede” di aver risolto. Invece appena si rifiuta, riparte la chiamata per almeno altre due volte e quindi il nervosismo inizia a salire.
Ma allo stato attuale, complice un conflitto informatico globale già in atto, definibile dai nuovi media come la corsa al primato IA (intelligenza artificiale), l’utente non risolve un bel niente, anche applicando quelle leggi italiane esistenti, ma obsolete, per contrastare tale fenomeno.
Situazione diversa, e ancor più pericolosa, quando i numeri chiamanti non vengono riconosciuti come Spam e, dopo aver accettato la chiamata, ci fanno ascoltare le voci automatiche che offrono servizi. In alcuni casi addirittura c’è silenzio.
In realtà, siamo nel bel mezzo di una tempesta di Telecomunicazioni, dovuta ad attacchi mirati per “hackerare” i server dei gli operatori telefonici. L’Italia sta aspettando qualche direttiva europea per risolvere questo problema (che riguarda anche la Privacy delle persone) ma intanto l’utenza finale paga i fastidi e viene truffata. Sarà il momento di agire? Dita incrociate.