
CERVIA (RAVENNA) – La Guardia di Finanza di Ravenna, su incarico della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, ha eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 1,6 milioni di euro. Il provvedimento riguarda quattro persone indagate per un vasto sistema di frode fiscale, basato sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti. L’operazione è stata condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Cervia e coordinata dalla Procura modenese.
Il sistema fraudolento e il ruolo della società cooperativa
Secondo le indagini, il meccanismo illecito ruotava attorno a una società cooperativa con sede a Cervia, creata al solo scopo di eludere la normativa sui contratti di lavoro e fornire manodopera in modo illegale a numerose aziende del Nord Italia, attive nei settori del turismo, dell’ospitalità e della logistica. La società, priva delle autorizzazioni necessarie per operare come agenzia di lavoro interinale, avrebbe impiegato 1.033 lavoratori, evadendo i contributi previdenziali e fiscali dovuti.
Gli investigatori hanno accertato che le fatture false emesse nell’ambito della frode ammontavano a oltre 15 milioni di euro. Per evitare i versamenti dovuti, gli indagati avrebbero utilizzato compensazioni fittizie con crediti d’imposta inesistenti, arrecando un grave danno all’Erario e privando i lavoratori delle tutele previdenziali e della formazione obbligatoria in materia di sicurezza.
Sequestri immobiliari e conti bancari
Parallelamente, la Guardia di Finanza ha svolto accertamenti patrimoniali per risalire ai beni riconducibili agli indagati. A seguito di queste verifiche, sono state sequestrate 15 unità immobiliari situate nelle province di Modena, Ravenna, Grosseto e Napoli, oltre a una somma di circa 300.000 euro depositata su conti bancari.
Indagini ancora in corso
L’inchiesta è attualmente nella fase delle indagini preliminari e prosegue per ricostruire l’intera rete di responsabilità. Gli indagati, come previsto dalla legge, sono da considerarsi presunti innocenti fino a un’eventuale sentenza definitiva.