
ISOLA DEL GIGLIO – Quattro mesi di reclusione e il pagamento del risarcimento danni alla proprietaria del cane. Si è concluso con una condanna il processo contro l’uomo che, nel 2019, sparò (uccidendola) il cane Hollie all’Isola del Giglio. «La sentenza ha riconosciuto che l’uccisione dell’animale non era in alcun modo giustificata» racconta Lndc Animal Protection, che, attraverso la presidente Piera Rosati, fin dall’inizio ha seguito da vicino la vicenda sporgendo denuncia e costituendosi parte civile nel processo.
«I fatti risalgono al 2019, quando Hollie, una meticcia di piccola taglia, fu colpita da due proiettili sparati da un carabiniere sull’Isola del Giglio. L’animale era stato lasciato libero dalla proprietaria e, secondo le ricostruzioni, avrebbe “aggredito” il militare mordendo il pantalone, senza però causare alcun danno materiale o fisico. Nonostante l’assenza di una reale minaccia, il carabiniere decise di fare uso dell’arma, causando la morte della cagnolina».
«Inizialmente il Pubblico ministero aveva richiesto l’archiviazione del caso, ritenendo l’azione del carabiniere giustificata. Tuttavia, grazie alla nostra opposizione e a quella della proprietaria di Hollie, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il rinvio a giudizio del militare, riconoscendo l’assenza di necessità nell’uccisione dell’animale».