
GROSSETO – Si è concluso con la riconferma del segretario territoriale Sergio Camerota, e di tutta la segreteria composta da Giancarlo Di Gioia e Angelo Cino, il congresso della Sicet Cisl di Grosseto per il rinnovo delle cariche.
“Ci tengo a ringraziare soprattutto i miei collaboratori Di Gioia e Cino – ha spiegato il segretario Sergio Camerota – che mi hanno sostenuto e hanno fatto un ottimo lavoro, dimostrando come sia la squadra e non il singolo a far raggiungere i risultati. Sono ormai passati quattro anni dal mio insediamento, periodo impegnativo che abbiamo superato in maniera più che soddisfacente nonostante le problematiche del settore e grazie alla collaborazione della Ust Grosseto e delle categorie Fai, Filca, Fisascat, Fnp, Fp, Fit e i colleghi del Caf e patronato. Questa riconferma ci fa capire che la strada percorsa è quella giusta. Continueremo a sostenere le famiglie in difficoltà per l’assegnazione di un alloggio Epg supportandole sulle domande per ottenere in alternativa ristori”.
Una situazione, quelle evidenziata dal riconfermato segretario territoriale, che sta diventando preoccupante anche viste le numerose domande, circa settecentocinquanta, presentate anche quest’anno per la richiesta del contributo affitti al Comune di Grosseto. Le famiglie che alloggiano in una casa in affitto sono quelle che stanno pagando oltre vent’anni di politiche di privatizzazioni e deregulation del mercato delle locazioni, con conseguente lievitazione dei costi di abitazione a fronte di perdita del potere d’acquisto di salari e pensioni.
“ll Governo ha dimenticato gli ‘inquilini’ – continua Camerota. Servono risorse, prevedendo anche il rifinanziamento in legge di stabilità del Fondo contributi affitti e soprattutto un piano se-rio di Edilizia residenziale pubblica; un provvedimento adeguatamente finanziato che conceda contributi alle famiglie sotto sfratto e ristori ai locatori per inadempienze dell’affittuario, il tutto al fine di mitigare la problematica degli sfratti che sicuramente vedremo inasprirsi. E’ necessario invertire la rotta. Il Governo inizi ad interessarsi seriamente alla problematica delle abitazioni. Lo Stato detentore di un patrimonio immobiliare pubblico immenso, non utilizzato, dovrebbe far sì che il medesimo sia reso funzionale per un concreto piano di Edilizia residenziale pubblica, dando una risposta certa ai bisogni di numerose famiglie in difficoltà. Abbiamo, quindi, bisogno urgente di ricostruire una rete di protezione sociale per rendere i canoni di affitto socialmente sostenibili, come primo segnale per dare respiro alle famiglie in situazioni di maggiore fragilità, come peraltro stiamo chiedendo da tempo alle istituzioni. Se non si interverrà, vedremo sicuramente un’impennata degli sfratti e soprattutto un allargamento della platea dell’indigenza sociale”.