
MASSA MARITTIMA – Critiche dal consigliere di opposizione Paolo Mazzocco dopo le dichiarazioni della sindaca Irene Marconi sulla decisione di chiudere solo la scuole di Valpiana durante l’allerta meteo arancione.
“Ha motivato la chiusura della scuola di Valpiana per una allerta arancione, non rossa, in quanto situata a ridosso del fosso della gora e in un’area a rischio idrogeologico – afferma Mazzocco -. Delle due l’una, se la scuola è a rischio i bambini vanno messi in sicurezza subito, a cinque minuti c’è il plesso scolastico principale e possono essere trasferiti li”.
“Dire poi che sarà costruita una nuova scuola in luogo più sicuro è una promessa senza copertura economica, senza tempi di realizzazione e, come spesso accade in questo paese, senza renderne conto poi ai cittadini – va avanti il consigliere -. Ma soprattutto e mi ripeto, che senso ha parlare di una nuova scuola quando a cinque minuti c’è il plesso scolastico massetano? I sindaci se la prendono con la Regione per le allerte meteo inesatte e chiedono una monitorizzazione più precisa del meteo, ma se loro hanno una sfera di cristallo da suggerire alla regione al posto dei siti dell’aeronautica militare lo facciano. Se invece intendono fare capire che forse la regione si autotutela diramando allerte alle prime nubi, non è la stessa cosa che fanno anche loro?”.
“La verità taciuta invece è un’altra – conclude Mazzocco -: se una allerta arancione, non rossa che sarebbe veramente straordinaria, dove sono previste piogge più intense e temporali, il territorio non è in grado di assorbirle, vuole dire che abbiamo un territorio fragile e colpevolmente abbandonato, altro che previsioni inesatte o bombe d’acqua. Di questo dovrebbero parlare, anzi, urlare i sindaci con la regione, un territorio da manutenere, cementificazione selvaggia, investimenti insufficienti. Invece distraggono i cittadini sulle previsioni per non ammettere le loro responsabilità”.