
GAVORRANO – “Ci uniamo nelle battaglie contro i mega impianti eolici e fotovoltaici che rischiano di trasformare la Maremma a livello paesaggistico, ma non solo. La previsione di un grande impianto agrivoltaico, denominato ‘GR Gavorrano’ diviso su tre lotti distinti, uno da oltre 43 ettari e altri due da circa venti, per una potenza complessiva di oltre 44 MWp che sorgerà tra lo svincolo di Giuncarico e la zona di Castellaccia ci preoccupa e non poco”. Così il coordinatore della sezione alta Maremma di Nuovo orizzonte civico Daniele Brogi ed il vice Lorenzo Piras intervengono su un impianto su cui si è già espresso in maniera contraria il Comune di Gavorrano.
“L’impianto – affermano Brogi, che è consigliere comunale di minoranza a Massa Marittima, e Piras, consigliere di maggioranza a Roccastrada – situato nel Comune di Gavorrano, prevede opere di connessione nei comuni di Roccastrada e di Grosseto. Crediamo che così tanti ettari di specchi solari vadano ad alterare il paesaggio caratteristico del nostro territorio con un impatto visivo non indifferente. Così come ha già espresso dal nostro collega di movimento ed ex sindaco di Magliano Diego Cinelli prima di prevedere grandi ed impattanti impianti, sarebbe opportuno prevedere incentivi per quelli domestici o per il mini eolico, che darebbero già risposte importanti in termine di risparmio alle famiglie o alle aziende”.
Lorenzo Piras, che è imprenditore agricolo, riflette anche sull’agrivoltaico, collegandosi alla posizione di Coldiretti. “Sicuramente l’agrivoltaico è meno impattante del fotovoltaico a terra – afferma – ma mi domando che cosa possa essere coltivato sotto gli specchi solari. Probabilmente poco. Dei due è più facile che si possa far pascolare qualche gregge, ma poco di più. Comunque questo non risolverebbe la questione paesaggistica. Il rischio è che, a fronte di offerte vantaggiose, e con la crisi del settore qualche imprenditore agricolo possa cedere alla tentazione di vendere o affittare terreni”.
“Che cosa accadrà quando però l’impianto finirà di produrre? Chi procederà alle bonifiche – domanda l’esponente di Nuovo Orizzonte Civico -? Quei terreni torneranno coltivabili? Certe riflessioni vanno fatte prima e non dopo, quando il danno è stato fatto. Secondo me certi impianti dovrebbero essere consentiti solo agli imprenditori agricoli iscritti IAP (imprenditore agricolo primario) e dimensionati al fabbisogno delle proprie aziende con una piccola tolleranza maggiorativa rispetto alla prospettiva di crescita. Di fatto l’agricoltura resta primaria e non si fanno guadagni attraverso il fotovoltaico”.
La conclusione di Brogi e Piras è dunque chiara: “Crediamo – concludono – che serva una battaglia comune a difesa della Maremma, al di là delle posizioni partitiche, con una battaglia comune e di territorio”.