
GROSSETO – «Non so cosa pensassero di ottenere Andrea Maule (commissario provinciale della Lega) e Luca Salvadori (membro del direttivo regionale), riferendosi genericamente a “carenza di medicinali nei presidi di emergenza” con “operatori del soccorso costretti a lavorare senza farmaci o dispositivi medici necessari per il primo intervento”. So, tuttavia, che l’incompetenza manifesta di chi non conosce le cose sfocia spesso in atteggiamenti demagogici il cui unico esito certo è un grave danno sociale». Così risponde alla Lega Christian Sensi, presidente di Anpas Humanitas Grosseto, associazione di volontariato con molti volontari impegnati nei servizi di emergenza/urgenza nell’area grossetana per conto della Ausl Toscana sudest.
«Delegittimare il sistema di emergenza/urgenza del 118 senza circostanziare accuse tanto gravi come quella della mancata fornitura di medicinali o presidi di emergenza per i volontari che operano a bordo delle ambulanze – aggiunge Sensi – potrebbe spingere chi abbocca a simili corbellerie a perdere fiducia in uno dei servizi sanitari non solo più efficienti in assoluto, ma che ha il delicatissimo compito di intervenire in situazioni limite garantendo manovre salvavita. Questo tipo di demagogia becera, inoltre, può avere come conseguenza anche quella di legittimare atteggiamenti violenti e sconsiderati da parte di alcune persone che si trovino coinvolte in operazioni di soccorso. Non sono infatti purtroppo rari gli episodi di aggressione ai soccorritori da parte di scalmanati che ritengono ingiustificatamente di poter questionare sull’approccio di chi interviene per prestare il primo soccorso in caso di incidenti e calamità».
«Il sistema di emergenza/urgenza che ruota intorno alla centrale del 118 è unanimemente riconosciuto come un fiore all’occhiello della sanità Toscana – prosegue Sensi -. Oltretutto, solo per fare un esempio fra i tanti, a Grosseto abbiamo il miglior esito clinico d’Italia nella sopravvivenza all’infarto, dovuto sia alla tempestività e competenza con cui vengono trattati i pazienti al momento del pronto intervento da parte dei soccorritori, sia alla presa in carico della struttura ospedaliera. Uno standard di assoluto rilievo che con ogni probabilità migliorerà ancora, in seguito all’introduzione in tutto il sistema di un nuovo tablet che consente di gestire la trasmissione dei dati degli elettrocardiogrammi direttamente dall’ambulanza all’unità coronarica dell’ospedale della Misericordia».
«Concludo questo mio breve intervento invitando i signori Maule e Salvadori a studiare ed approfondire prima di proferire giudizi che possono danneggiare i volontari che disinteressatamente s’impegnano a bordo delle ambulanze. E in seconda battuta – conclude il presidente di Anpas Humanitas – li invito anche ad avere una maggiore considerazione del ruolo che svolgono in veste di rappresentanti politici, perché la demagogia di basso livello non porta mai nulla di buono alle comunità che si vorrebbero rappresentare».