
FOLLONICA – “Si può essere controllore e controllato nello stesso momento? È quello che ci chiediamo e che chiediamo al sindaco Buoncristiani attraverso un’interpellanza consiliare presentata pochi giorni fa”. A dichiararlo sono i capigruppo di opposizione Andrea Pecorini (Pd), Francesco Ciompi (Follonica a sinistra) ed Emanuele Betti (Lista Andrea Pecorini Sindaco).
“Da qualche settimana sono iniziate le attività del cosiddetto Urban center, definito dalla stessa amministrazione il centro nevralgico della pianificazione urbanistica comunale – proseguono -. Da lì passerà l’elaborazione dei master plan per definire le previsioni localizzative e dimensionali del piano strutturale. In sintesi non un posto qualunque, ma quello nel quale verrà deciso chi, dove e come costruirà la Follonica dei prossimi anni. Vista la strategicità dei temi, e viste le dichiarazioni pubbliche che dipingono l’Urban center come una casa di vetro (la casa della co-progettazione) avevamo chiesto di poter partecipare agli incontri, ma non solo ci è stato negato, non ci è nemmeno pervenuta una risposta, perché si sa che la casa di vetro diventa opaca quando si chiede il confronto”.
“A guidare l’Urban center un noto professionista follonichese, l’architetto David Fantini, scelto con incarico diretto dal sindaco – prosegue l’opposizione -. Una procedura probabilmente lecita, ma ci chiediamo se non ci sia un conflitto d’interessi visto che lo stesso professionista ha firmato dei contributi per i privati al piano operativo comunale? Le nostre domande, che saranno discusse nel prossimo consiglio comunale utile, sono mirate alla tutela degli strumenti urbanistici e della collettività e ci aspettiamo risposte chiare dal sindaco che sgomberino il campo da ogni dubbio”.