
MONTE ARGENTARIO – “Il Consiglio comunale di ieri ha delineato le linee generali dell’amministrazione sullo sviluppo di Porto Ercole. Come un novello Stalin, il sindaco ha deciso di municipalizzare il porto attraverso la scatola cinese che ha creato, volendo far intendere ai cittadini di averlo fatto per favorire la trasparenza e l’equa distribuzione delle risorse e un prospero futuro alla perla dell’Argentario”. Così dichiara il Pd dell’Argentario, criticando il primo cittadino.
“Nella cornice dei forti e delle torrette, il sindaco diventa un moderno Robin Hood e combatte l’impoverimento e lo spopolamento del borgo più bello puntando il dito contro i pontilisti e contro i proprietari di B&B (ma questi ultimi solo se sono consiglieri di opposizione) – proseguono i Dem -. Vorremmo continuare a scrivere con tono sagace ed ironico, ma in realtà da ridere c’è davvero poco. Non è promuovendo l’invidia sociale che si crea sviluppo, non è tirando accuse a caso che si propone la giustizia sociale. Se la giunta e la maggioranza di destra vogliono fare qualcosa di sinistra, vengano a prendere lezione”.
“Riteniamo che non è la lotta alla piccola e medio impresa il cardine dello sviluppo, ma una pianificazione seria e completa di come si potrà immaginare un paese tra qualche decennio – afferma il Pd -. Siamo consapevoli che debba essere promosso un tipo di sviluppo che vada a vantaggio della popolazione, ma non possiamo ipotizzare che tutto questo vada a discapito solo di certi tipi di imprese, poiché la maggioranza creerà sempre nuovi nemici per giustificare il caos creato”.
“Riteniamo – conclude il Pd – che la maggioranza debba convocare un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza portercolese per favorire un confronto schietto e senza alibi, smettendo responsabilmente di applicare il principio del ‘divide et impera’ tra i cittadini portercolesi”.