
SCANSANO – “Come si fa a vivere in un paese dove sempre con più frequenza vengono commessi furti nelle abitazioni, truffe a scapito di persone anziane, sole e fragili ed episodi di violenza e vandalismo?”. Questa la domanda principale di Maria Bice Ginesi, sindaca di Scansano, in cerca di soluzioni.
“Come sindaco, autorità di pubblica sicurezza del comune, ho il dovere e il diritto di difendere le mie cittadine e i miei cittadini – prosegue -. Ho segnalato più volte la situazione del mio comune e in particolare di Scansano capoluogo: ho partecipato a tavoli sulla sicurezza insieme ai miei assessori, ho parlato con i responsabili di chi questa sicurezza dovrebbe garantirla, ma ad oggi non ho visto cambiamenti. I nostri territori, vasti e poco popolati, abitati per lo più da persone anziane, e lo stesso nostro paese di Scansano sono lasciati soli, ad affrontare fenomeni di furti, truffe, vandalismo, violenze”.
“Nel nostro comune – afferma Ginesi – abbiamo un Comando di carabinieri con poco personale, che cambia spesso, non riuscendo a conoscere il territorio e la sua gente; essendo pochi il più delle volte non riescono ad intervenire tempestivamente in seguito a segnalazioni e il più delle volte gli interventi vengono effettuati da personale dell’Arma provenienti da altri comuni, arrivando sul posto, ovviamente visto anche la nostra viabilità, con estremo ritardo; abbiamo solo tre agenti di Polizia municipale, senza comandante per ovvi motivi di bilancio. Tutti fanno quello che possono, ma i vari problemi non sono tempestivamente affrontati”.
“Siamo dotati di un sistema di videosorveglianza che ci permette sì di monitorare il territorio, ma quando furti, truffe ed episodi di violenza sono già accaduti – continua la sindaca -. Abbiamo bisogno di una presenza fisica, tangibile, visibile delle forze dell’ordine, che serva da deterrente e dia sicurezza a chi in questo territorio ci vive. Penso alle nostre attività commerciali che con tante difficoltà fanno vivere il nostro territorio; attività commerciali gestite soprattutto da donne che quando la sera chiudono i loro negozi e tornano a casa hanno paura; e non si parla di percezione della mancanza di sicurezza, ma di una vera mancanza”.
“Quando nelle sedi competenti, insieme ai miei assessori, evidenzio questi problemi, mi si dice che non c’è personale!
Ma io sindaco e autorità di pubblica sicurezza cosa devo dire alla mia popolazione? Che ci dobbiamo mettere l’animo in pace? Che la situazione è questa e non può essere cambiata? – conclude Maria Bice Ginesi – Mi dispiace ma io non ci sto e chiedo con fermezza che chi ha in mano la protezione dei cittadini intervenga”.