
FIREZNE – Stamani a Firenze è stato costituito il tavolo di crisi per la vertenza Venator, lo stabilimento che produce biossido di titanio nell’area industriale del Casone di Scarlino.
Sulla questione sono intervenuti i rappresentanti della Cgil Monica Pagni (foto), segretaria della camera del lavoro, Fabrizio Dazi, segretario Filctem, Riccardo Tosi, membro Filctem Rsu Venator.
«Finalmente stamani a Firenze si è costituito il tavolo di crisi regionale relativo alla vertenza Venator, grazie Anna risposta immediata da parte della Regione Toscana alla richiesta che i sindacati avevano inoltrato nei giorni scorsi. Avremmo preferito che questo passo fosse stato fatto più di un anno fa, come avevamo proposto alle altre forze sindacali e a Confindustria».
«Tuttavia, oggi non è il momento di recriminare, ma di rimanere concentrati sull’obiettivo degli ammortizzatori sociali e del coinvolgimento del Ministero del made in Italy. I contratti di solidarietà avranno una vigenza di 5 mesi, per cui al 30 giugno i lavoratori non avranno più ammortizzatori sociali. Il tempo sta scadendo, Venator deve prendere una decisione celere su cosa vuole fare. Perché non può continuare a lasciare un intero territorio nell’incertezza rispetto allo sviluppo economico».