
ROSELLE – «Le dichiarazioni del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e dell’assessore Riccardo Megale sulla mancata partecipazione al bando per la gestione della foresteria del Parco archeologico di Roselle, attribuendo l’esito a un presunto “disinteresse verso questo genere di destinazione d’uso”, appaiono come un tentativo di deviare l’attenzione dalle responsabilità di una gestione poco lungimirante. È ingiusto insinuare che gli imprenditori locali non abbiano interesse o capacità di valorizzare questa struttura: il problema sta invece nelle condizioni poco sostenibili e nella totale mancanza di supporto offerto dall’Amministrazione» afferma Cosimo Garofalo segretario comunale GD Grosseto.
«La foresteria di Roselle, costata ben 1,5 milioni di euro e chiusa dopo appena un anno dall’inaugurazione, è stata messa a bando con un canone mensile di 1.200 euro più Iva, senza alcun tipo di incentivo o agevolazione per chi si trovasse a dover affrontare gli inevitabili costi di gestione. Una cifra del genere, senza alcuna prospettiva concreta di ritorno economico immediato, scoraggia qualunque investimento. Ancora più grave è la totale assenza di un piano strategico che renda questa struttura parte integrante di una visione di sviluppo turistico e culturale del territorio».
«Questa struttura potrebbe davvero essere utilizzata per ospitare laboratori archeologici e artistici, attirando ricercatori, studenti e professionisti da tutta Italia e dall’estero, in sinergia con il Parco di Roselle e altre iniziative culturali. Un progetto di questo tipo non solo valorizzerebbe la struttura, ma creerebbe anche nuove opportunità di sviluppo economico e sociale» proseguono i Giovani democratici.
«Noi Giovani democratici riteniamo che l’Amministrazione abbia fallito nel comprendere il potenziale della foresteria e nel promuovere un progetto attrattivo per il territorio. La soluzione non è lamentarsi della mancanza di interesse, ma creare condizioni che favoriscano la partecipazione. Servono incentivi economici, come contributi per la gestione nei primi anni o sgravi fiscali, e una campagna di promozione mirata, rivolta sia agli operatori locali che a realtà di livello nazionale. Bisogna coinvolgere la comunità e le associazioni per progettare insieme gli usi più efficaci della struttura».
«Le risorse pubbliche investite in un bene come la foresteria non possono essere sprecate per colpa di una gestione miope e priva di visione. È compito dell’Amministrazione trasformare questo progetto in un’opportunità concreta, non in un altro simbolo di fallimento e spreco. Grosseto merita molto di più: merita un’amministrazione capace di guardare al futuro con idee e soluzioni concrete».