
GROSSETO – I dati sulle donazioni di sangue e plasma del 2024, confrontati con il 2023, offrono uno spaccato significativo sull’impegno dei volontari e sulle difficoltà operative del sistema trasfusionale. Nonostante i risultati positivi in alcune aree, emergono anche criticità che influenzano negativamente la raccolta.
A presentare la consueta analisi dei dati sul sistema di donazione Avis in provincia di Grosseto il presidente provinciale Carlo Sestini.
Sul fronte delle donazioni complessive, si registra un importante incremento grazie al sangue intero, che ha raggiunto numeri significativi rispetto agli ultimi anni. Tuttavia, le donazioni di plasma e multicomponent mostrano una preoccupante flessione, legata principalmente alla sottrazione di macchinari per la plasmaferesi in centri chiave come Massa Marittima e Castel del Piano. Questo rallentamento è in contrasto con le indicazioni nazionali che richiedono maggiore disponibilità di plasma, essenziale per la produzione di farmaci salvavita.
Un altro elemento di attenzione riguarda la carenza di personale infermieristico e amministrativo, che limita la piena operatività dei centri trasfusionali. Questo problema si riflette sull’accoglienza dei donatori e sull’organizzazione dei prelievi, specialmente in aree strategiche come Follonica e Massa Marittima.
Positivo, invece, l’incremento dell’indice di donazione: i donatori attivi si recano più frequentemente a donare, compensando parzialmente la diminuzione del numero complessivo di donatori attivi e nuovi iscritti. Tuttavia, la progressiva concentrazione della platea in fasce d’età più avanzate pone interrogativi sulla sostenibilità futura delle donazioni.
In questo contesto, Avis continua a rappresentare il principale bacino di donazioni nella provincia, confermandosi un pilastro insostituibile per il sistema trasfusionale locale e nazionale.