
FOLLONICA – Il Carnevale torna a colorare le vie di Follonica: nel 2025 sarà protagonista il mese di febbraio, tra sfilate, balli e tanti coriandoli. Sabato 11 gennaio alla Fonderia 1 è stata presentata ufficialmente questa nuova edizione, per la gioia dei rioni e di tutto il pubblico presente.
«Per me è un piacere e un onore dare il via al Carnevale 2025 – ha dichiarato il sindaco Matteo Buoncristiani -. In questi anni abbiamo fatto un lavoro importante con tutti i presidenti e con mio babbo. Tanti aggiornamenti che hanno portato all’iscrizione di tutti i rioni e dell’associazione Carnevale al terzo settore, il ché ha permesso di ottenere un buon finanziamento. Tutte queste novità, insieme alla figura del delegato Andrea Benini che si è impegnato molto in questi mesi, porteranno molta freschezza. Vivo per la prima volta la manifestazione come sindaco e sento la responsabilità di migliorarla ancora. Una manifestazione quest’anno senza una figura per me importante, che mi ha tramandato questa passione per il Carnevale, ma è anche la prima edizione in cui il rione Cassarello ha come presidente mio fratello, permettetemi di ringraziarlo. Ringrazio tutti i volontari e le persone che si sacrificano e utilizzano il loro tempo libero per consentire al Carnevale di andare avanti».
E anche il delegato dell’Associazione Carnevale Andrea Benini ha rivolto un pensiero a Mario Buoncristiani, delegato dei rioni e padre del sindaco, scomparso nel 2024: «È stato un punto di riferimento per tutti, per i rioni, per Cassarello e per tutta la città, grazie al suo carisma, alla sua personalità, con il suo essere burbero ma allo stesso tempo generoso e determinato nel raggiungere gli obiettivi. Quest’anno abbiamo tante novità, a partire dal lavoro fatto sul restyling del logo all’ultima sfilata che sarà di sabato al tramonto».
Il programma
– Sabato 1° febbraio – Arrivo di Re Carnevale con la presenza della banda cittadina Filarmonica “G. Puccini”, ore 16.00, partenza dal Comune di Follonica.
– Domenica 2 febbraio – Prima sfilata, circuito cittadino Lungomare Italia, dalle ore 14.30 alle ore 17.30.
– Giovedì 6 febbraio – Fonderia n° 1, concerto della Filarmonica “G.Puccini” in collaborazione con la Scuola comunale di Musica con la presenza delle Reginette dei Rioni, ore 21.15.
– Domenica 9 febbraio – Seconda sfilata, circuito cittadino Lungomare Italia con giuria reginette e premiazione Miss Carnevale a fine corso, dalle 14,30 alle 17.30.
– Martedì 11 febbraio – Sfilata dei piccoli cartoni realizzati dagli studenti e studentesse dei due Istituti Comprensivi, progetto coordinato dalla Scuola di Cartapesta – PierVittorio Cacialli, dalle ore 10, vie del centro.
– Sabato 15 febbraio – Carnevale dei bambini, animazione e buffet – Bricolarge, zona industriale di Follonica, ore 16.
– Domenica 16 febbraio – Terza sfilata, circuito cittadino Lungomare Italia alla presenza delle Giurie per carro e mascherata, dalle ore 14.30 alle ore 17.30.
– Sabato 22 febbraio – Quarta sfilata, circuito cittadino Lungomare Italia, gran finale con premiazione del Carnevale 2025 e spettacolo di fuochi artificio, dalle 16.45 alle 20.
– Domenica 23 febbraio – Festa del carnevale in centro, piazza Sivieri – Via Roma e via Zara, in collaborazione con Ccn e discoteche, dalle 17.
– Giovedì grasso 27 febbraio – Carnevale degli anziani, Colonia Marina di Levante, dalle 15.
– Giovedì grasso 27 febbraio – festa in maschera (location da confermare), veglione dei rioni del carnevale in collaborazione con Pro Loco e Cri, dalle 21.
– Venerdì 28 febbraio – Carnevale dell’amicizia, La Ginestra Coop Arcobaleno, zona Industriale di Follonica, dalle 15.
– Sabato 29 marzo – Teatro Fonderia Leopolda: Festival del Follostrello in collaborazione con Scuola Comunale di Musica, scuole primarie e secondarie di primo grado, Banda cittadina. Coordinamento musicale a cura di Stefano Cocco Cantini, ore 21.
– Eventuali recuperi sfilate: domenica 23 febbraio (14.30 – 17.30), Sabato 1° marzo (16.45 – 20.00) e domenica 2 marzo (14.30 – 17.30).
I carri di Carnevale presentati dai rioni
Rione Capannino San Luigi: “Nel passaggio tra la vita e la morte gli spiriti guida ci insegnano l’importanza di non dimenticare le nostre origini”.
“Quest’anno il Capannino affronta un tema particolare, tanto importante quanto difficile e delicato, ma visto in una chiave completamente lontana da quella che viviamo solitamente noi come cultura occidentale europea.
Facciamo un esempio: i colori! Se pensiamo alla morte, difficilmente ci verranno in mente molti colori! Più facilmente penseremo al nero, ma non è così per tutte le culture! Nella cultura messicana, il pensiero del passaggio tra la vita e la morte è accompagnato da colori vivaci e allegri. Per non parlare della musica e la gioia di passare del tempo insieme festeggiando. Sì, festeggiando. Sembra strano per noi, ma è così. Si festeggiano i parenti, gli avi e gli antenati della famiglia. E noi questo, vogliamo farlo insieme a voi. Festeggiare. Con la musica e con i colori che caratterizzano il carnevale. Per riuscire in tutto ciò, abbiamo scelto il film “Coco”, che crediamo rappresenti in pieno ciò che vorremmo descrivere. Proprio per questo abbiamo scelto di raccontare il nostro argomento rappresentando i personaggi del film, utilizzando anche le loro canzoni, che tutti noi conosciamo bene, dato che le abbiamo sentite proprio nel film. In “Coco” si dà importanza alla memoria, al ricordo, all’appartenenza a una storia condivisa, quella familiare. Ci insegna a scegliere e a inseguire i nostri sogni, sottolineando l’importanza dell’avere il supporto dei nostri cari. Nel film si dà valore alla relazione con la famiglia e ci insegna che fino a quando c’è il ricordo, nessuno scompare davvero.
Inoltre, pensiamo che essendo un film-cartone, possiamo far divertire anche, e soprattutto, i bambini. Come sempre, ci teniamo a ricordare che il carnevale è innanzitutto per loro. E noi crediamo fortemente nel potere e nella bellezza del carnevale nei confronti dei bambini. Tornando all’argomento principale, ovvero il passaggio tra la vita e la morte, vorremmo focalizzarci su un punto chiave, ben definito anche in Coco: lo Spirito guida. Nella cultura messicana si chiamano Alebrijes, e sono animali-totem che incarnano per l’appunto uno spirito guida. Sono creature che aiutano, guidano e proteggono gli abitanti non solo nel mondo terreno ma anche e soprattutto in quello della Terra dell’Aldilà. La caratteristica che subito salta all’occhio è proprio la vivacità dei colori con i quali vengono rappresentati. Pensiamo a Dante, il cane del protagonista Miguel nel film Coco. Finché si trova nel mondo terrestre è un normalissimo cagnolino, quando attraversa il ponte insieme a Miguel, poi si trasforma e diventa un cagnolino dalle sembianze un po’ stravaganti, pieno di colori vivaci e fosforescenti. E così sono tutti gli spiriti guida della cultura messicana. Animali super colorati che ci accompagnano nel cammino che avviene durante il passaggio tra la vita terrena e quella nell’aldilà. Proprio come Miguel ha il suo cagnolino Dante come spirito guida, ciascuno di noi ha il proprio Dante, sempre pronto ad affiancarci nel nostro percorso di vita.
Quest’anno saremo rappresentati da Alessandra, la nostra reginetta. Una donna dinamica, attiva, un vulcano di energia e di idee che difficilmente si fa placare. Una donna che incarna in pieno quelle che sono le caratteristiche principali della cultura messicana rappresentata in Coco. Ovviamente non riveleremo che cosa rappresenta, ma senza dubbio non passerà inosservata”.
Rione Cassarello: “Energia mostruosa”
Il rione Cassarello presenta “Energia mostruosa”, carro ispirato al cartone animato Monster & Co.: un universo ricco di colori e pieno di energia che, oltre a intrattenere, porta con sé un messaggio sincero e profondo.
“Il carro vuole ricordarci che la vera forza non risiede nella paura, ma nella gioia e nei legami. Come nel film, dove i mostri scoprono che le risate dei bambini sono una fonte di energia molto più potente delle urla, così anche noi crediamo che la positività, l’amicizia e il sorriso possano trasformare ogni paura in qualcosa di più leggero. Questo messaggio è rappresentato dalla presenza di personaggi come Sullivan, Mike e la piccola Boo: ognuno di loro ci insegna che le differenze non devono dividerci, ma possono invece arricchirci, se sappiamo guardarle con occhi di fiducia e comprensione.
In un mondo che a volte sembra pieno di incertezze, il Rione Cassarello lancia un invito a tutti a trovare la gioia anche nelle situazioni più difficili, ad aprire il cuore e ad affrontare le sfide con ottimismo. Si diffonde così un inno alla gentilezza, alla risata e alla capacità di accogliere l’altro, indipendentemente da quanto possa sembrare diverso”.
Rione 167 Ovest: “Il cuore oltre la pietra!”
“Di fronte alle avversità quotidiane, alcune persone scelgono di proteggersi dagli altri, rifugiandosi in dure corazze. All’apparenza sembrano burberi, ostili, come gli spaventosi Gargoyle, che vegliano sulle antiche cattedrali. Osservano il mondo chiusi nel loro guscio, con un aspetto che incute timore.
Queste austere armature, spesso, celano cuori palpitanti, colmi di passione, ma fragili: combattuti tra la voglia di amare ed il timore di essere feriti.
Attaccano per difendersi, soffrendone però le conseguenze nei rapporti con gli altri.
Ma anche il cuore più protetto può trovare il coraggio di farsi spazio e aprirsi al mondo esterno, facendo cadere la sua armatura e facendosi vedere per quello che è realmente.
E’ un atto di coraggio abbassare la guardia e permettere agli altri di scrutare la vera essenza.
E come una rosa che sboccia tra aride rocce, ogni Gargoyle può aprirsi e mostrare un cuore finalmente libero e desideroso di crescere nel giardino della vita”.
Rione Centro: “Tra sogni e battaglie”
“Don Chisciotte è un cavaliere che decide di partire in cerca di avventure, in sella al suo cavallo chiamato ronzinante e pronto ad affrontare 1000 imprese e pericoli in nome della sua amata “Dulcinea del Toboso” che in realtà è una povera donna con il nome di “Aldonza Lorenzo” descritta come una contadina molto socievole. Purtroppo gli esiti di queste imprese si rivelano fin dal principio dei veri e propri fallimenti, così Don Chisciotte, picchiato ed ammaccato ritorna a casa ed una volta guarito, accompagnato da un contadino della zona nominato suo scudiero chiamato Sancho Panza, intraprende nuove avventure come la battaglia contro i 3 mulini a vento che rappresentano “la paura, l’ignoranza e l’ingiustizia”. Don Chisciotte non è un pazzo che si comporta come se avesse perso la ragione, anzi il suo atteggiamento è impeccabile ed è proprio da questo suo vigore applicato a cause di poco conto che emerge la sua stranezza e la sua follia. Don Chisciotte afferma che la più grande pazzia che possa commettere un uomo in questa vita è quella di lasciarsi morire così, senza un motivo e senza che nessuno lo uccida sfinito dai dispiaceri.
Don Chisciotte rappresenta un sognatore, è il simbolo dell’uomo moderno che combatte contro un mondo che non lascia spazio all’immaginazione e che distrugge le aspirazioni dell’essere umano”.
Rione Chiesa: “Freedom: lascia andare ciò che era, abbi fiducia in ciò che sarà”
“Immaginiamo di paragonare l’essere umano ad una creatura fantastica, ovvero un elefante guerriero antropomorfo. Il soggetto principale qui rappresentato è un elefante africano, che nella cultura del luogo, simboleggia forza e coraggio. Ed ecco che la vita ci mette di fronte alle difficoltà, facendoci appunto lottare come dei “guerrieri “. Tali difficoltà possono essere di varia natura come per esempio il dover lottare per la salute, il lavoro, i sentimenti inespressi, ma anche per la propria libertà: da qui la presenza di catene spezzate ai polsi. Il nostro elefante guerriero, come possiamo osservare, tiene nelle mani due elementi apparentemente diversi tra loro, ma complementari, ovvero il fiore di loto simbolo di rinascita spirituale e speranza e una fiaccola ove arde la fiamma, simbolo di forza profonda e rigenerazione dello spirito. Fanno da contorno al carro grandi corni d’avorio e scudi africani, per proteggerlo dagli ostacoli. La mascherata a terra è composta da un esercito di guerrieri pronti a spalleggiare e difendere il nostro elefante, per aiutarlo a superare le sfide più ardue. La nostra miss rappresenta invece la principessa guerriera alla guida dell’esercito. Con questo carro vogliamo far capire che non dobbiamo mai preoccuparci di fronte ai problemi più o meno gravi che la vita ci pone davanti, perché ci sarà sempre qualcuno che non ci lascerà mai soli, consapevoli che l’amore per la vita e per noi stessi riuscirà ad abbattere qualsiasi barriera!”.
Rione Pratoranieri: “Pop Art: un mondo di colori e riflessi della società”
“Il nostro carro di carnevale celebra l’irriverenza, la vivacità e la potenza visiva della Pop Art, un movimento artistico nato negli anni ’50 e che ha rivoluzionato il concetto di arte, portando la cultura popolare e gli oggetti di consumo quotidiano al centro dell’attenzione attraverso l’uso di colori brillanti, immagini iconiche e riferimenti alla cultura di massa; il carro si presenta come un’esplosione di energia, simbolo di un’arte che rompe le barriere tra alta cultura e cultura popolare.
Ispirato dai grandi maestri della Pop Art come Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Tom Wesselmann, il nostro carro riprende le caratteristiche distintive di questo movimento: forme semplici e stilizzate, ripetizione di immagini e l’uso di colore puro e acceso. Le immagini iconiche di oggetti quotidiani (come lattine di zuppa, bottiglie di soda, fumetti e pubblicità) sono trasfigurate in un contesto artistico, esprimendo la fusione tra il mondo dell’arte e quello della cultura di massa.
Al centro del nostro carro, i personaggi e le figure stilizzate sembrano quasi uscire dai quadri, come se fossero pronti a prendere vita durante la sfilata. Ogni dettaglio è pensato per stupire e affascinare, ma anche per stimolare una riflessione più profonda. La Pop Art, pur essendo un movimento che celebra l’iconografia della cultura di consumo, porta con sé una forte critica sociale e una riflessione sulla condizione dell’individuo nella società moderna.
In un’epoca dominata dai mass media, dalla pubblicità e dal consumismo, la Pop Art invita a riflettere sul nostro rapporto con gli oggetti di consumo e sulla superficialità delle immagini che ci circondano.
Il carro di carnevale che presentiamo oggi non è solo una celebrazione della Pop Art come forma estetica, ma anche un invito a riflettere sul ruolo dell’arte e della cultura di consumo nella nostra vita quotidiana. In un mondo sempre più bombardato da immagini e messaggi pubblicitari, la Pop Art ci insegna a *guardare oltre la superficie*, a interrogarci su ciò che consumiamo e a ripensare i valori che guidano la nostra società.
Con il nostro carro vogliamo offrire un’opportunità di riflessione, ma anche un momento di allegria e divertimento, in perfetto spirito carnevalesco”.
Rione Senzuno: “God is female, la dea Kālī”
“Quest’anno il Rione Senzuno è pronto a sorprendervi con un bozzetto pieno di energia: “GOD IS FEMALE” LA DEA Kālī.
Preparatevi ad essere travolti dalla potenza di Kālī, una divinità che incarna sia la forza generatrice che quella distruttrice.
Kālī è l’essenza dell’energia cosmica, capace di proteggere e disgregare per mantenere l’ordine dell’universo.
Come alterego e compagna di Shiva, rappresenta la dualità e l’equilibrio dell’esistenza: uomo e donna, bene e male.
I costumi della mascherata sono disegnati e cuciti dalle mani talentuose dei nostri volontari, in sinergia con le sarte e la costumista. Ogni dettaglio composto da seta e broccati è stato curato con meticolosità per garantire un impatto visivo mozzafiato. La nostra parata riproduce la celebrazione indiana dedicata alla Dea, esaltandone gli aspetti ambivalenti.
Sarà un’esplosione di colori, suoni e danze che daranno forma a una nuova idea di femminilità e divinità.
Musica travolgente, balli festosi e un’atmosfera elettrizzante trasformeranno le strade di Follonica in un teatro di gioia e meraviglia Festeggiate con noi e scoprite la bellezza della Dea Donna”.
Rione Zona Nuova: “Don’t worry, bee happy”
“Il carro allegorico del Rione Zona Nuova è un omaggio straordinario a una delle creature più piccole ma fondamentali per il nostro ecosistema: le api. Questi insetti, spesso sottovalutati, sono i veri motori della natura, in quanto contribuiscono in modo determinante all’impollinazione delle piante, favorendo la produzione di frutta, ortaggi e fiori. Senza di loro, la nostra vita quotidiana sarebbe molto più povera e difficile.
Il carro, riccamente decorato, rappresenta l’alveare come centro pulsante di vita e produttività. Al centro, vediamo le nostre simpatiche api in volo, impegnate nel loro incessante lavoro. Ogni dettaglio – dalle piccole celle dell’alveare alle piante che circondano il carro – sottolinea l’importanza della collaborazione tra la natura e le api, simbolo di armonia e equilibrio.
Le api, che volano incessantemente da fiore in fiore, sono anche il simbolo della comunità e della solidarietà: come le api operano insieme per il bene dell’intero alveare, così l’uomo deve comprendere che il benessere dell’ambiente dipende dal nostro impegno collettivo. Ogni fiore che vediamo oggi è il frutto di questo lavoro invisibile ma essenziale, e ogni miele che gustiamo è il risultato di un lavoro che va rispettato e protetto.
In questo carro allegorico, il messaggio è chiaro: le api sono preziose, e la loro salvaguardia è legata a quella di tutti noi. Proteggere le api significa proteggere la nostra alimentazione, il nostro paesaggio e la biodiversità. Siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per preservare il loro delicato equilibrio.
Come ci suggerisce il titolo di questo carro, ‘Don’t Worry… Bee Happy, la felicità è nelle piccole cose, come le api che instancabilmente volano di fiore in fiore, portando vita e colore al nostro mondo. Non preoccupiamoci, quindi, ma impegniamoci a proteggere queste creature straordinarie, perché il nostro benessere dipende dal loro. Se le api sono felici, anche noi possiamo esserlo!”.

Le reginette del Carnevale di Follonica 2025
Rione Capannino: Alessandra Macii, reginetta del Rione Capannino 2025, incarna creatività ed entusiasmo in ogni suo progetto. Laureata in lingue straniere, è Wedding Planner e insieme al marito gestisce un piccolo resort di famiglia. follonichese con origini gavorranesi, è madre di due bambine e da poco ha deciso di riprendere la recitazione che aveva messo in pausa. Quando il Rione Capannino l’ha contattata per il Carnevale, pensava le fosse richiesto di mettere a disposizione le sue abilità organizzative. Scoprire che volevano vederla come reginetta è stato emozionante. “Perché no? Il Carnevale è arte, danza, teatro, spettacolo. Racchiude le mie passioni e anima il mio estro più che mai”.
Oltre che contribuire all’ideazione del carro, ha disegnato personalmente il suo abito e ha deciso di cucirlo con le sue mani: “Non c’è niente di più gratificante ed emozionante di dare forma all’immaginazione con le proprie mani.” Si sente onorata di aver ricevuto tanta fiducia e possibilità di espressione. Fuori dalla scena, Alessandra, 37 anni, è una donna solare, che affronta ogni sfida con determinazione e un sorriso contagioso. Le sue passioni artistiche trovano un’eco naturale nel Carnevale. E quando non è immersa nel suo mondo artistico o professionale, la troverete tra le onde con il surf o tra i fuoripista con lo snowboard, un’altra testimonianza del suo spirito dinamico e avventuroso.
Rione Cassarello: Giada Santi, con il suo sorriso radioso e la sua energia contagiosa, è stata eletta reginetta del rione Cassarello, un riconoscimento che rende omaggio non solo alla sua bellezza, ma anche al legame indissolubile con il suo quartiere e alla passione per il Carnevale di Follonica, una tradizione che da sempre anima la città e unisce la comunità.
A soli 19 anni, Giada è una giovane determinata e piena di talento. Studentessa del Liceo delle Scienze Umane, ha saputo coniugare i suoi studi con una dedizione straordinaria alla danza, disciplina che pratica da ben 13 anni. Questo lungo percorso le ha permesso di affinare non solo la tecnica, ma anche la grazia e l’espressività che oggi la contraddistinguono, rendendola una figura perfetta per rappresentare il suo rione. Cresciuta nel cuore di Cassarello, Giada ha respirato fin da bambina l’atmosfera magica del Carnevale, partecipando alle sfilate e ai preparativi insieme alla sua famiglia. I ricordi dei momenti trascorsi con la mamma e i nonni, tra costumi colorati e carri allegorici, l’hanno accompagnata nel suo percorso, alimentando in lei un amore profondo per questa manifestazione.
Diventare reginetta del rione è stato per Giada un sogno che si è avverato, un riconoscimento che premia anni di impegno, passione e dedizione. Portare i colori di Cassarello durante il Carnevale non è per lei solo un onore, ma anche un modo per rendere omaggio alle sue radici e alla comunità che l’ha cresciuta. Con la sua eleganza e il suo entusiasmo, è pronta a rappresentare il rione con orgoglio, incarnando lo spirito del Carnevale e la vitalità del quartiere che ama.
Oggi, Giada non è solo una reginetta, ma anche un simbolo di come impegno e passione possano trasformare un sogno in realtà, ispirando tutti i giovani che come lei vogliono credere nelle proprie capacità e nelle tradizioni che li legano al territorio.
Rione 167 Ovest: Costanza Caciagli, 29 anni di Follonica. Si è laureata in mediazione linguistica a Roma e attualmente lavora presso un camping in reception front office. Ama viaggiare, stare in compagnia e praticare sport e danza. Per la prima volta si avvicina al carnevale come protagonista del nuovo Carro del rione 167 ovest campi alti a mare, ed è già emozionata per il ruolo che deve coprire. Subito Integrata nel gruppo dello staff del rione, già respira aria carnevalesca con tanta voglia di divertirsi e di vivere questa esperienza con semplicità e quel tocco in più di adrenalina, impegnandosi a ballare e portare in alto i colori rossoblu. Una esperienza nuova per lei anche se conosce questo mondo come tifosa del rione da anni.
Rione Centro: Claudia Pietralunga è la reginetta del Rione Centro 2025, ha 43 anni e viene da Piombino. È un’artista a tutto tondo: in passato ha frequentato per 10 anni una scuola di canto che ha in seguito accantonato per inseguire il mondo dell’arte. Attualmente collabora con una galleria di Palermo con cui ha avuto occasione di partecipare ad alcune esposizioni delle sue opere anche in alcune cittá a livello internazionale come New York, Miami, Budapest, Barcellona, Londra, Parigi, Louvre, Berlino e Bruxelles. Inoltre è anche modellista, miniaturista e bozzettista del suo Rione Centro.
Grazie alla pittura ha vinto anche un concorso on line a livello regionale nel 2020. Claudia ha lavorato come commessa durante il periodo estivo ed in inverno si immerge nelle sue creazioni e si prepara per il Carnevale che ha sempre amato fin da piccola.
Nel tempo libero si aggiunge anche il ruolo di fotomodella. Lo scorso anno si è diplomata presso la scuola serale con 78. Claudia si ritiene una persona molto solare e dinamica e sempre pronta a rimettersi in gioco su tutto ciò che la fa sentire in armonia, se non altro il suo motto è proprio questo
“Chi non osa in nulla, non speri in nulla”
Rione Chiesa: Benedetta Chiti, 19 anni e vive dividendosi tra Follonica e Pisa dove frequenta l’università e studia scienze politiche, a giugno scorso si è diplomata presso il liceo di Follonica indirizzo scienze umane. Durante l’estate lavora come cameriera e d’inverno fa la studentessa a tempo pieno ma si dedica anche alla sua passione che è il ballo sotto la supervisione della meravigliosa insegnante e coreografa Francesca Senesi. Nel tempo libero guarda film specialmente quelli un po’ vintage infatti, il suo preferito è “La Ciociara” inoltre, adora anche ascoltare la musica anche se non ha un genere preferito in assoluto perché “dipende da come mi sveglio la mattina”. Dopo un periodo di assenza è rientrata a far parte del rione Chiesa dove ha passato molti anni quando era più piccola, quando le è stato proposto di tornare nel rione in veste di reginetta ha accettato praticamente subito con grande gioia e spera di poter rappresentare tutto questo fantastico gruppo al meglio perché è ciò che si meritano. Si augura inoltre di poter strappare un sorriso agli spettatori durante le varie sfilate. “Vivrò e sto vivendo questa esperienza con gioia, divertimento e spensieratezza ma anche impegno e dedizione così come tutto il gruppo del Rione Chiesa che mi ha supportato e continua a supportarmi in questo percorso bellissimo, a questo punto, non posso fare altro se non augurare a tutti buon divertimento e ovviamente un buon carnevale”.
Rione Pratoranieri: Giulia Biagini è la reginetta del rione Pratoranieri. Ha 23 anni, di lavoro fa la pasticcera a Massa Marittima mentre nel tempo libero si dedica all’attività fisica e alla sua grande passione che è la danza. Il primo approccio con il mondo del carnevale è arrivato circa 10 anni fa sempre nel rione Pratoranieri, la sua prima sfilata fu in occasione del carnevale estivo a Castiglione della Pescaia, un’esperienza che ha divertito moltissimo Giulia e che l’ha convinta a entrare in pianta stabile all’interno del rione. In quella sfilata Giulia ha scoperto un mondo nuovo e da lì fino ad oggi non ha più lasciato il mondo del carnevale, continuando a dedicarsi a una passione che le ha fatto instaurare anche delle bellissime amicizie.
Rione Senzuno: Matilde Rosati è la reginetta del Rione Senzuno 2025, ha 20 anni e viene da Gavorrano. Al momento sta studiando Mediazione Linguistica nel Fashion & Luxury Management a Firenze e spera di entrare nel mondo del lavoro unendo due dei suoi più grandi interessi, le lingue e la moda. La sua più grande passione fin da piccola è la danza, in particolare quella classica e moderna che ha praticato per 18 anni a Follonica. Al momento ha dovuto smettere per concentrarsi sui suoi studi ma prevede di riniziare il prima possibile. Matilde si ritiene una persona socievole e pronta ad affrontare nuove sfide seriamente ma sempre con uno spirito solare. Nonostante non abbia mai partecipato al Carnevale, è molto contenta di aver accettato questa proposta per potersi divertire e mettersi in gioco attraverso la sua più grande passione che metterà in mostra sul palco del carro del rione Senzuno.
Rione Zona Nuova: Sabrina Bianchi, 23 anni, vive a Follonica. La sua passione più grande sono i cavalli, ne ha due con cui fa passeggiate e salto ostacoli. Ha studiato dopo il liceo per diventare guida ambientale equestre, lavoro che svolge durante la stagione estiva. Le sue altre passioni sono il teatro che pratica tutt’oggi, viaggiare e vedere nuovi paesi, conoscere nuove persone e culture. Ha fatto per 6 mesi la ragazza alla pari in Irlanda dove oltre a migliorare l’inglese ha potuto esplorare e vivere in un nuovo paese come una del posto. Ama anche gli animali ed ecco perché la sua passione per i cavalli ma in generale, nei viaggi, anche per fare safari o snorkeling. Le piace molto anche ballare, fin da quando è nata sono sempre stata affascinata dal carnevale, a 6 anni ha avuto la possibilità di entrare nel rione Zona Nuova grazie al progetto con la scuola elementare di via Cimarosa prima nella sfilata a terra e successivamente come ballerina sul carro, senza mai smettere. “In questi ultimi anni ho creato un bellissimo gruppo con le bimbe del carro che mi hanno fatto prendere sicurezza in me e mi hanno proposto di fare la reginetta, spero infatti di poter rappresentare al meglio il mio rione e le bimbe del carro che sono la mia forza”. Ha un carattere molto solare, è amichevole, le piace scherzare e tenere unito il gruppo, il carnevale per lei è fondamentale perché è un modo per scappare dalle giornate grigie e tristi.
Abbiamo seguito la presentazione con le foto di Giorgio Paggetti.