
MONTE ARGENTARIO – «Negli ultimi mesi, la questione del porto di Porto Ercole ha sollevato una serie di interrogativi tra i cittadini, in particolare riguardo alla visione e alle decisioni che l’amministrazione comunale intende adottare» afferma il gruppo consiliare Per l’Argentario.
«Il 27 novembre, il consiglio comunale, ha adottato una proposta di delibera che prevedeva che tutte le concessioni relative al porto dovessero essere gestite dal Comune. Questa proposta ha ottenuto la condivisione della maggioranza che appoggia l’attuale Amministrazione ma non del nostro gruppo il quale ha sollevato dubbi e preoccupazioni riguardo a una gestione che appariva poco chiara e potenzialmente rischiosa».
«La decisione prevedeva, tra l’altro, che il Comune avrebbe inviato lettere di sfratto entro il 31 dicembre agli attuali concessionari. In tutti gli atti amministrativi di questa vicenda, il Comune sembra pensare e comportarsi come se i beni del demanio marittimo fossero di sua proprietà. E’ invece solo un gestore di beni di proprietà dello Stato» prosegue l’opposizione.
«A conferma di quanto da noi esposto in consiglio comunale è bastato che tutti i concessionari facessero il prevedibile ricorso al Tar, per far cambiare parere all’Amministrazione, che per bocca del suo vicesindaco oggi fa scrivere sulla stampa che le attuali concessioni verranno prolungate di un anno. Intanto 48 mila euro di fondi dei contribuenti se ne sono andati per le parcelle dell’avvocato che andrà a difendere il Comune al Tar. Inoltre, si parla di pontili galleggianti che saranno gestiti direttamente dal Comune, ma rimane aperta la questione cruciale: dove sarà inserita la parte dedicata al sociale?» conclude.