
GROSSETO – La Giunta della Regione Toscana ha approvato nella seduta del 23 dicembre il piano regionale del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2025/2026. Ha sospeso però i 14 accorpamenti imposti dal Governo.
«Si attende che i numeri siano rivisti – dichiarano dalla Flc Cgil di Grosseto -: la stima della popolazione scolastica toscana utilizzata come parametro, comprendente contingente organico di dirigenti scolastici e direttrici/direttori dei servizi generali e amministrativi, risulta inferiore rispetto al dato effettivo comunicato dall’Ufficio scolastico regionale della Toscana riferito a novembre 2024, pertanto gli accorpamenti previsti in tale decreto risultano basati su conteggi errati. Per ora nella provincia di Grosseto sono state effettuate solo due operazioni: l’accorpamento dell’istituto comprensivo di Orbetello e istituto comprensivo Albinia e la fusione dei due istituti comprensivi di Follonica».
«La Flc Cgil di Grosseto accoglie con soddisfazione la decisione della Regione – dichiara il sindacato -. In provincia di Grosseto il lavoro finora svolto di concerto con l’amministrazione regionale e provinciale ha permesso di limitare i danni al minimo. Il confronto andrà comunque portato avanti per monitorare e intervenire dove possibile, per la tutela delle aree più fragili e degli istituti più a rischio della provincia».
«La Regione Toscana, battendosi fin da subito contro questa assurda operazione – conclude Vegni – dimostra di conoscere bene tutte le ricadute negative sui territori colpiti, a tal punto da prendere decisioni forti e coraggiose come quella di ricorrere al Tar per difendere la scuola pubblica dagli attacchi di Meloni e Valditara. La Flc Cgil di Grosseto appoggia pienamente la posizione del presidente Giani e dell’assessora Nardini in difesa di tutto il territorio toscano».
«In provincia di Grosseto si è scongiurato il peggio»
«Accorpare due Istituti scolastici non significa solo ridurre di un’unità il numero dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali amministrativi – descrive Alessandra Vegni, segretaria generale Flc Cgil Grosseto – significa impoverire un territorio togliendo progressivamente servizi, posti di lavoro, qualità e quantità dell’offerta formativa, si tratta di una visione politica cieca, che spiana la strada alla cosiddetta “desertificazione demografica” delle aree interne».

«Il risultato ottenuto nella provincia di Grosseto – prosegue Vegni – si deve molto alla piena collaborazione che abbiamo avuto con la Provincia di Grosseto e il suo presidente Francesco Limatola. Se non ci fossimo battuti tutti insieme, il nostro territorio avrebbe subìto danni gravissimi. La nostra provincia è vasta e poco popolata, rischiava l’accorpamento di oltre cinque istituti».