
GROSSETO – Da qualche ora è in vigore la nuova legge europea sullo standard di ricarica da adottare per alcune classi di dispositivi elettronici. In primis, ovviamente, il focus è sugli smartphone perché rappresentano una importante fetta del mercato. Il nuovo standard, dicono gli esperti del settore, garantirà meno spazzatura elettronica e meno sprechi per quei modelli che nel giro di poco tempo saranno superati.
Le categorie interessate a questa nuova legge sono: smartphone, tablet, orologi elettronici, indossabili, navigatori, powerbank, fotocamere digitali, eBook reader, console videoludiche. A tal proposito non si cita la categoria dei notebook, poiché hanno deciso di lasciare un po’ di tempo ai produttori per poter adattare lo standard su tutti i dispositivi (28 Aprile 2026). L’unica opposizione mostrata in questi ultimi due anni, prima dell’approvazione definitiva, è stata avanzata da Apple poiché, quella dello standard USB-C è stato visto come una sconfitta al brevetto di casa Lightning. Nonostante ciò, Apple si adeguerà a tale situazione, perdendo però il mercato su alcune linee di IPhone 14 e SE di terza generazione.
Un altro aspetto importante, sarà l’adeguamento normativo per le ricariche veloci (trasferimento di più energia verso le batterie in minor tempo) che potrà far discutere in termini di sicurezza e durata dei dispositivi. Ma a questo l’Europa ci penserà tra qualche anno. Domanda spontanea da una persona dotata di un’intelligenza normale: e se si introdurrà lo standard USB-D tra 5 anni o quando sarà, dovremo ricambiare di nuovo tutti gli adattatori?