SCARLINO – Non cambia il clima di grande incertezza sul futuro dell’impianto Venator di Scarlino. Superato, grazie all’autorizzazione recentemente ricevuta, il problema dello stoccaggio dei residui che, fino a pochi mesi fa l’azienda continuava a sottolineare, il problema principale rimane adesso quello di comprendere le reali intenzioni della multinazionale proprietaria dell’impianto.
“Una multinazionale sostanzialmente assente e che, temiamo, non abbia un vero e proprio piano industriale”, dice Gian Luca Fè, segretario generale della Femca Cisl Grosseto Siena. “L’ incertezza sul futuro è stata anche ribadita recentemente dal presidente e Ceo di Venator, Bryan Snell, e dal vicepresidente esecutivo Mahomed Maiter”.
“Non abbiamo nulla da rimproverare alla direzione locale – continua Fè -, che ha lavorato anche con risultati concreti per tutelare i lavoratori, ma rimane il fatto che la multinazionale continua ad essere assente e a non dare spiragli per il futuro, come manifestato nello scorso incontro che si è tenuto in Regione. Adesso è fondamentale capire se da parte loro c’è davvero interesse per portare avanti l’azienda o meno. Il futuro di Venator è anche il futuro dell’intero Polo industriale di Scarlino dove anche Solmine può risentire in maniera determinante di scelte fatte in un modo e nell’altro. Invitiamo per questo la direzione della multinazionale a mostrare prima possibile un piano industriale per il futuro o, nel caso non ci sia, a dirlo chiaramente e in maniera definitiva senza continuare a tergiversare”.
La preoccupazione principale, al momento, è soprattutto per la situazione dei lavoratori visto che a gennaio finirà la cassa integrazione straordinaria.
“Di fronte a una situazione del genere – continua Fè – è molto difficile individuare l’ammortizzatore sociale giusto da utilizzare al termine della cassa integrazione straordinaria. Invitiamo, quindi, anche le istituzioni nazionali e regionali, a fare squadra per cercare di sollecitare l’azienda a dare al più presto risposte concrete sul futuro dei lavoratori”.