
FOLLONICA – Creare una visione del tutto nuova di Follonica. Questo l’obiettivo con il quale nasce l’Urban Center, un laboratorio di idee per progettare il futuro urbanistico della città. La presentazione si è tenuta venerdì 6 dicembre alla Fonderia 1: l’Urban Center avrà sede proprio in uno dei locali della struttura.
«Oggi cerchiamo di costruire l’inizio del nostro percorso, tutto ciò su cui ci siamo impegnati in campagna elettorale: una nuova idea di città – dice il sindaco Matteo Buoncristiani –. Per fare questo è però necessario cambiare il metodo di lavoro e creare un approccio diverso, bisogna avere una visione a lungo periodo della nostra città. Dobbiamo quindi sederci ad un tavolo, mettere insieme e coordinare le progettualità, coinvolgendo tutti i settori della struttura comunale e le figure esperte, in modo che tutti possano dire la loro».
Il sindaco ha poi fatto riferimento ad eventi come l’alluvione del 2023 e ha evidenziato come ci sia bisogno di trovare soluzioni per i sottopassi e per alcune aree precise della città, comprese le zone verdi. Una grande scommessa in cui la nuova Amministrazione punta molto. Il primo intervento annunciato, che verrà realizzato entro pochi mesi, sarà fatto su viale Carducci.
A dirigere l’Urban Center ci sarà l’ingegnere Beatrice Parenti, dirigente del Settore pianificazione urbanistica del Comune di Follonica. Al suo fianco l’architetto David Fantini, nel ruolo di coordinatore tecnico scientifico.
«Sarà un gruppo di lavoro aperto, a seconda dei temi che andremo a mettere sul tavolo – ha commentato Beatrice Parenti -. Lavorare per l’Amministrazione è un lavoro complesso: il primo nostro obiettivo è quello di tradurre le linee programmatiche del sindaco, della giunta e di tutto il consiglio comunale in obiettivi reali. Quando il sindaco ci ha parlato dell’idea di creare uno spazio fisico e virtuale in cui condividere idee e progetti ci ha trovato entusiasti e soddisfatti, l’abbiamo vista come una grande opportunità. Un nuovo modo di lavorare».
«Spesso l’urbanistica è fuori dal tempo e per attuare un piano strutturale in media i tempi della regione Toscana sono 15 anni – è intervenuto l’architetto David Fantini -. Io credo ci sia bisogno di un cambiamento di prospettiva. L’architettura e la politica del territorio devono essere in grado di aprirsi ed essere concrete. Tra i nostri obiettivi c’è quello di costruire una maggiore consapevolezza ambientale dei cittadini, creando una città per le persone».
Nella sua presentazione, Fantini ha dato risalto in particolare alla sua visione dell’architettura e alla volontà di creare uno spazio pubblico più moderno e sostenibile, che tenga in considerazione fatti concreti e la fruibilità degli ambienti. Altri aspetti da tenere in considerazione, secondo l’architetto, sono la crisi climatica e l’illuminazione cittadina, non solo per adeguarla a determinati standard di qualità ma anche per utilizzare la luce come «strumento di valorizzazione dell’ambiente notturno, rendendolo più decoroso e sicuro».
«Insomma – ha concluso il sindaco Buoncristiani – abbiamo bisogno di abbandonare una visione troppo spesso superata e di allargare gli orizzonti: vogliamo creare spazi verdi, contro le isole di calore, abbiamo bisogno di strappare via un po’ di asfalto per tornare a rendere il terreno drenante, così da evitare disastri legati al maltempo. Credo fermamente che sia su questi temi che si possa fare il vero cambiamento rispetto al passato, cercando di realizzare una città più vivibile, più gradevole e più verde, tre concetti che sembrano fini a sè stessi, ma che in realtà presuppongono l’implementazione di molte caratteristiche innovative, che troppo spesso rimangono ai margini della progettazione degli spazi pubblici. Motivo per cui generalmente, per esempio, i parcheggi vengono denominati piazze anziché semplici parcheggi».
I momenti più importanti della presentazione nelle foto di Giorgio Paggetti.