![Associazione Casa Brancazzi: «Con la chiusura dello svincolo costretti a fare molti chilometri in più. Ed è anche più pericoloso»](https://www.ilgiunco.net/images/images/2023/11/generico-novembre-2023-280587.edi_full.jpg)
ORBETELLO – L’associazione Casa Brancazzi scrive all’amministrazione comunale di Orbetello. «Le ultime comunicazioni ufficiali con le quali venivamo informati dello stato dell’iter relativo alla realizzazione della strada di collegamento interno tra il nostro quartiere di Casa Brancazzi e il centro abitato di Albinia, risalgono al 19 settembre».
«La nostra associazione – scrivono al sindaco – dal gennaio del 2022 si era fatta portavoce presso sindaco e prefetto dello stato di disagio nel quale ci siamo trovati a seguito della chiusura dello svincolo di ingresso dall’Aurelia. Da subito abbiamo investito il prefetto di Grosseto, Paola Berardino, di questa problematica, che di fatto ghettizzava un intero quartiere ed i sui residenti (per la maggior parte anziani) a dover compiere innumerevoli prolungamenti di percorso per rientrare a casa, allungare i tempi di intervento di ogni mezzo di soccorso, ad essere di fatto ancora più isolati dal centro abitato, senza alcuna informazione su eventuali soluzioni alternative».
«Con tale chiusura, poi, la SS1 non diveniva affatto più sicura ma, anzi, vedeva aumentare la pericolosità di transito in relazione all’incremento della velocità di percorrenza conseguente proprio alla chiusura dell’incrocio, che prima della chiusura necessitava ovviamente di limiti di velocità oggi rimossi. Quindi per i residenti più passaggi, più pericolosità, allungamento del percorso, più spese ingiustificate. Per non parlare della pericolosità derivante dai numerosi “incroci a raso” ancora esistenti e lasciati “incomprensibilmente utilizzabili nel tratto Nord-Sud e Sud-Nord fra Albinia e il sottopassaggio utilizzato per l’inversione di marcia» prosegue la presidente dell’associazione Monica Fois.
«Con l’aiuto del prefetto di Grosseto e la disponibilità dell’Aeronautica Militare si era faticosamente giunti il 24 aprile scorso a tracciare un percorso teso a dare soluzione a tutto questo, condividendo le cose da fare: il Comune di Orbetello ipotizzava un tracciato di collegamento interno nel terreno di proprietà del Demanio e in possesso di Aeronautica Militare che utilizzasse la porzione parallela alla SS1 così da non dividere la proprietà; Sulla base di questo progetto di massima chiedeva allo Stato Maggiore dell’A.M. un parere di fattibilità per la cessione del terreno necessario; Quindi procedeva alla formalizzazione della richiesta, facendosi carico di tutti gli oneri relativi alle pratiche da fare e alla realizzazione della strada; Il Comune successivamente avrebbe dovuto procedere con il progetto di frazionamento del terreno indicando quanti e quali lotti avrebbe richiesto; L’A.M. avrebbe interessato il Demanio per procedere alla sdemanializzazione per avere poi l’autorizzazione a cedere il terreno. La progettazione definitiva ed esecuzione dei lavori avrebbero completato il percorso. In parallelo, l’ Amministrazione Comunale di Orbetello avrebbe dovuto effettuare le necessarie varianti urbanistiche e inserire l’intervento fra quelli da effettuare da parte dell’Amministrazione Municipale (Piano per le Opere pubbliche) e provvedere alle quindi anche alle dovute coperture finanziare».
«Ovviamente ci siamo fidati della volontà dimostrata da parte di tutti dinanzi al prefetto di Grosseto ed abbiamo solo monitorato attentamente cosa accadesse in seguito – prosegue l’associazione -. Durante l’estate abbiamo via via chiesto lumi ed avuto rassicurazioni (anche copia della documentazione scambiata fra Stato Maggiore Aeronautica Militare e Comune di Orbetello) che l’iter procedesse per il verso giusto, arrivando a settembre ad avere notizia della nomina dei due referenti (uno per lo Stato Maggiore dell’ A.M. e uno per l’Amministrazione Comunale) che avrebbero curato la pratica della sdemanializzazione e del trasferimento della proprietà demaniale» continua la nota.
«Quindi, rapportandoci direttamente anche con il dirigente nominato dal Comune abbiamo appreso dapprima che l’iter procedeva spedito con la nomina di un tecnico per lo svolgimento delle pratiche di frazionamento e per un successivo sopralluogo congiunto con Aeronautica militare, per poi riscontrare oggi, a fine novembre, che tale incarico è ancora da assegnare e quindi, in sostanza, tutto rinviato per non si sa bene quale motivazione. Sembra di capire che per l’Amministrazione comunale di Orbetello la realizzazione della strada di collegamento non sia una priorità, nonostante quanto promesso dinanzi al Prefetto di Grosseto. Quindi riteniamo logico immaginare, ma siamo pronti a ricrederci, che non siano stati definiti i passaggi interni all’Amministrazione Comunale, ovvero l’inserimento dell’intervento fra le opere pubbliche da realizzare nel 2025 né quelli per l’iter delle necessarie varianti urbanistiche ed anche per lo stanziamento delle risorse finanziarie».
«Pertanto, essendo giunti ormai a fine novembre, ci pare di intendere che per gli abitanti di Casa Brancazzi la strada sia lunga dall’arrivare e questo non per indisponibilità degli enti superiori, ma per mancanza di volontà politica di questa sua Amministrazione, la quale oggi ha in mano tutte le autorizzazioni preventive per procedere, ha manifestato la volontà di realizzare l’opera, ma di fatto, non adempie nel rispetto delle promesse fatte al Prefetto, alla nostra Associazione ed ai cittadini di Albinia. La nostra associazione si è impegnata, ha operato cercando di trovare sponde negli Enti competenti, coinvolgendo il Prefetto di Grosseto che ha posto in essere tutti i passaggi necessari a far esprimere la manifesta volontà positiva da parte di tutti i soggetti coinvolti (Stato Maggiore AM, Comune di Orbetello, ANAS, Polizia Stradale, Demanio). Oggi rimane solo da fare quello che si è promesso, ma la pazienza dei cittadini va meritata, dimostrando almeno l’impegno diretto, cosa che ad oggi non sembra esserci da parte del Municipio di Orbetello».
«Di tutti questo ne è riprova quanto realizzato da Anas nel piazzale antistante il Ristorante “La Rosa del Venti”, per il quale la nostra Associazione aveva chiesto, durante un incontro in Comune alla sua presenza insieme ad Anas, la messa in sicurezza dell’accesso da sud a Casa Brancazzi provenendo dall’Aurelia. E’ stato evidente a tutti, compreso il Comandante della Polizia Municipale, che tale realizzazione non fosse adeguata alla fattispecie. E nonostante le sue dichiarate disponibilità ad intervenire per apportare le necessarie correzioni, così come quelle di ANAS, la situazione rimane in stallo con le seguenti criticità: svincolo senza sicurezza, non illuminato, non segnalato, non gestito, con disagi per tutti e pericoli crescenti anche in relazione al passaggio pedonale per arrivare in paese. E ci auguriamo che nel frattempo non succeda nulla di grave. Per quanto sopra esposto chiediamo, quindi , un incontro urgente con Lei, e con chi vorrà convocare, per avere informazioni certe e rassicurazioni per la realizzazione di quanto necessario per dare sicurezza e dignità ad un quartiere così mal trattato».