FOLLONICA – “Vorrei comunicare che è passato più di un mese da quando, insieme ad altri sindaci dell’area vasta, tra cui i tre dei Comuni capoluogo di provincia e sedi dei principali presidi ospedalieri della Asl Toscana sud est, Grosseto, Siena ed Arezzo, abbiamo scritto al presidente Giani per avviare un confronto e chiedere un coinvolgimento sulla nomina del futuro direttore generale della nostra Asl, a seguito delle dimissioni del dottor D’Urso, che terminerà il suo incarico proprio domani. Tuttavia, ancora non è stato scelto il successore e l’incarico sarà ricoperto ad interim”. Così il sindaco Matteo Buoncristiani è intervenuto sulla questione della sanità maremmana durante il Consiglio comunale del 29 novembre.
“Essere coinvolti nella scelta del nuovo dirigente sarà indispensabile, sempre nel doveroso rispetto delle prerogative del presidente Giani, e rappresenterebbe un innovativo segno di riconoscimento di una importante area della nostra Regione, da sempre troppo Firenze centrica – ha aggiunto Buoncristiani -. Come abbiamo più volte ribadito, in Toscana la sanità negli ultimi anni ha compiuto notevoli passi indietro, sul fronte delle liste di attesa e spesso anche della qualità. I cittadini da tempo sostengono che quello che viene considerato un bene primario, la salute, e sul quale non dovrebbero esserci divisioni, non viene adeguatamente tutelato. Ebbene, Follonica e la zona delle Colline Metallifere ne sono un triste esempio, poiché la situazione è davvero preoccupante”.
“Per fare esempio recentissimo, avvenuto nella nostra Follonica, è sufficiente vedere la situazione dei medici di base, che sono senza dubbio i grandi protagonisti della medicina territoriale, per cui, a seguito di un regolare e programmato pensionamento abbiamo oltre 1.000 persone senza un medico di famiglia di riferimento – afferma Buoncristiani -. Fortunatamente, gli altri colleghi si sono subito messi a disposizione per sostituirlo, limitando i disagi, e per questo li ringrazio molto. Ma presto ci saranno altri pensionamenti e quindi l’argomento tornerà attuale più che mai, con la necessità impellente di trovare dei sostituti”.
“La verità è che nonostante la creazione della Mega Asl, afferente ai territori di Grosseto, Siena ed Arezzo (area paragonabile all’intera Umbria) e che avrebbe dovuto rappresentare una svolta epocale nell’offerta sanitaria, risulta invece sempre più evidente la crisi del nostro sistema sanitario regionale, con lunghe liste di attesa, abbandono dei professionisti, carenza di personale, depotenziamento degli ospedali periferici ed aumento dei costi – ha affermato il sindaco -. La sanità in Toscana, nel suo complesso, non funziona più da anni, tranne alcune eccellenze indiscutibili e questo è sotto gli occhi di tutti, professionisti e cittadini, che denunciano disperati un cambio di passo che non arriva mai. Io stesso, in questi primi sei mesi di mandato, sono stato invitato a numerosissimi convegni su queste tematiche, segno evidente che la problematica che viene puntualmente denunciata non solo è sussistente ma anche davvero molto sentita”.
“Ad ogni modo, se la situazione del presidio di Massa Marittima è critica, Follonica sta anche peggio, con servizi ridotti all’osso e strutture su cui vengono investiti denari senza poi farle correttamente funzionare. È il caso della Casa della Salute, che sebbene sia stata inaugurata nel 2018 non è mai realmente decollata fino ad oggi. Infatti è proprio di questi giorni la notizia che vi hanno preso servizio i primi medici di base. Adesso, grazie ai fondi del Pnrr, si stanno adeguando i locali del distretto Follonichese per realizzare la Casa di Comunità, ma il timore è che possa fare la fine della precedente Casa della Salute. Potrei andare avanti ancora a lungo. C’è il problema della Guardia medica, non sempre disponibile, quello dell’assenza di una guardia medica pediatrica, soprattutto nel periodo estivo in cui la popolazione follonichese si moltiplica a dismisura”.
“Ebbene, sulla sanità, l’inadeguatezza della nostra Regione è ormai evidente e nessuno vuole assumersi la responsabilità di questa incapacità gestionale, imputandone la colpevolezza con troppa facilità ai governi nazionali, sebbene, ad onor del vero, non sempre siano stati esenti da responsabilità concorrenti. Si smetta quindi di cercare alibi e si cominci ad affrontare i problemi, mettendo i servizi, i professionisti e gli ospedali come priorità di intervento, ripensando completamente un sistema in cui il cittadino torni ad essere al centro dell’interesse, senza il rischio di contemplare nuove tasse”.
“In conclusione, come sindaco sto lavorando per: 1. Riportare l’ospedale di Massa Marittima ad essere il punto di riferimento sanitario delle Colline Metallifere, cosicché possano ricadere anche sul distretto follonichese ulteriori servizi, andando a ristabilire quelle sinergie che con l’ospedale di Grosseto non è possibile avere in modo efficiente e soprattutto sarà necessario parametrare tutti i servizi sanitari non in funzione dei residenti ma dell’effettiva presenza nei territori durante l’anno, per poter efficacemente rispondere alla domanda sanitaria; 2. Per quanto riguarda i medici di base, collaborare con l’azienda Usl sud est al fine di creare le condizioni affinché i prossimi bandi non vadano deserti come avvenuto fino adesso; 3. Riportare un servizio dignitoso di guardia medica poiché il medico titolare non può svolgere turni in quanto già impiegato come medico di base massimalista con più di 1500 assistiti. 4. Potenziamento del Pet (postazione di emergenza territoriale) quello che tutti noi chiamiamo primo soccorso”.