GROSSETO – Il Consiglio comunale ha celebrato questa mattina la Festa della Toscana con un ospite d’eccezione: messer Lurinetto, menestrello e cantastorie che ha tenuto un piccolo monologo ispirato alla giornata, che ricorda la data del 30 novembre 1786 quando il granduca Pietro Leopoldo decretò l’abolizione della pena di morte e della tortura in Toscana, rendendo la regione la prima a compiere questo importante passo verso i diritti dell’uomo e verso il progresso.
“Ricordare e celebrare questa data – commenta il presidente del Consiglio comunale, Fausto Turbanti – significa dare valore alle nostre radici e alla nostra terra, che ha sempre saputo coniugare tradizione e modernità, cultura e sviluppo. Non a caso il tema scelto quest’anno dalla Regione per la Festa è ‘Toscana terra di genio e innovazione’, che noi abbiamo declinato in un progetto che come di consueto coinvolge i nostri studenti e che guarda anche ai grandi personaggi che dalla Maremma hanno portato alto il nome della Toscana nel mondo: basti pensare a Ferdinando Innocenti, a Piero Fanti e a Giuliana Ponticelli (vincitori del Grifone d’oro) e a Raimondo Vivarelli, solo per citarne alcuni. Anche per questo progetto daremo spazio ai ragazzi qui, nella sala del Consiglio”.