
GROSSETO – “La statistica di Italia Oggi sulla qualità della vita nella nostra provincia è la conferma di un clamoroso trend negativo iniziato da circa un decennio che coincide con due evidenti elementi di natura politica ed istituzionale che dovrebbero far riflettere cittadini e imprese”.
Esordisce così la Federazione Sinistra Italiana Grosseto in una nota.
“10 anni fa terminava, dopo un’agonia di circa un biennio caratterizzato da un dibattito cialtronesco sfociato nel pessimo decreto Del Rio, la lunga ed importante esperienza delle Provincie italiane che venivano sostituite da enti di secondo livello che continuavano a portarne il nome senza avere più competenze, risorse e legittimità democratica”.
“Per il nostro territorio, vasto, poco abitato e diversificato da tanti punti di vista, non per ultimo da quello economico, la Provincia esercitava un importante ruolo nella programmazione economico-sociale e assumeva la funzione di ente “livellatore” delle disparità presenti”.
“Oggi questo ruolo non lo esercita più nessuno e certamente il capoluogo, anche per come è amministrato, seppur ospita più di 1/3 dei cittadini della nostra Provincia non è in grado di sopperire a tale mancanza”.
“E da qui l’altro elemento: la provincia di Grosseto negli ultimi 10 anni ha decisamente virato a destra, verso una destra estrema, identitaria, tutta slogan e apparenza. Incapace di dialogo istituzionale e di indirizzare un intero territorio verso una prospettiva futura. Una destra becera che in questi anni ha perso tempo dietro ai propri sentimenti nostalgici e alle proprie manie di onnipotenza, alla ricerca continua di una inutile e spesso dannosa, come nel caso del sindaco di Grosseto, visibilità”.
“Nel frattempo nulla si è fatto per affrontare la crisi economica che ci travolgeva, nulla si è fatto dal punto di vista sociale per aiutare chi è più in difficoltà e per integrare i tanti nuovi cittadini senza i quali oggi metà dei nostri paesi sarebbero già chiuso, né infine per garantire quella “sicurezza” dimenticata protagonista di molte campagne elettorali di Leghisti ed ex Missini”.
“Continuando in questa direzione il nostro territorio rischia di precipitare ancora più in basso negli anni a venire,quindi come Sinistra italiana riteniamo necessario rilanciare una nuova proposta progressista per il nostro territorio che metta insieme tutte le forze alternative alla destra e che sappia dare una prospettiva economica e sociale alla nostra Provincia. Una proposta che deve nascere dal dialogo tra cittadini e imprese con politica e le istituzioni per costruire insieme la Maremma (o la Provincia di Grosseto) di domani”.