ROCCATEDERIGHI – «Anche la frazione di Roccatederighi, come il resto del comune di Roccastrada, sta subendo i disagi causati dal pensionamento del medico di base con «l’alternarsi di vari medici designati con incarico provvisorio e limitata disponibilità di giorni settimanali» a sottoscrivere la nota sono le varie associazioni di Roccatederighi con i loro presidenti, Ilario Poli dell’Alta Maremma asd, Giorgio Barrera di Auaps, Lisa Pantano di Avis odv, Daniele Stacchini del centro commerciale naturale, Paolo Mucciarelli di Fraternità di Misericordia di Roccatederighi odv, Giulio Galdi di Pro loco Roccatederighi aps, Maurizio Minucci della Società filarmonica Versi aps, Renzo Salvestroni della Società operaia di mutuo soccorso odv, Stefano Lucchesi della squadra di caccia al cinghiale e infine Mario Ceccarini della Compagnia della Rocca.
«L’assenza, da oltre un anno, di risposte concrete e di azioni risolutive da parte di chi ha il potere decisionale in materia – Coeso e Ausl Toscana SudEst – ha portato la comunità locale, dove è presente più del 30% di ultrasessantacinquenni su circa 900 residenti, a ritrovarsi spesso senza medico di medicina generale (Mmg) di fiducia».
«Ad oggi il ritorno del precedente medico di medicina generale con presenza limitata a due ore a settimana:
1. viene ritenuto un atteggiamento di indifferenza verso le necessità sanitarie fondamentali della comunità rocchigiana da parte dei soggetti decisori del Coeso e Ausl Toscana SudEst che ne hanno permesso il ritorno smentendo anche il precedente progetto di carenza assistenziale che, pur nella sua provvisorietà, offriva un’assistenza migliore.
2. non garantisce assistenza sanitaria continuativa in quanto la prossimità, la vicinanza al paziente e il rapporto di fiducia necessitano la presenza costante e concreta del MMG.
3. ha contribuito a rendere i problemi ancora più gravi ed irrisolvibili, anzi a spaventare e mortificare le persone. Sempre più si raccolgono quotidiane segnalazioni di disagio e sgomento perché non più tollerate queste scelte frutto di una organizzazione irreale, burocratica e distante dalla realtà».
«La medicina territoriale è un bene prezioso e, tutti nel proprio ruolo, devono collaborare per salvaguardare il diritto alla salute così come sancisce la nostra Costituzione. La medicina di prossimità è fondamentale perché si basa su un legame fiduciario essenziale per la cura e il mantenimento del benessere psico-fisico delle persone. Pur non avendo l’Amministrazione comunale competenza diretta nel merito è stata però il bersaglio più facilmente individuabile e ritenuta coinvolta e responsabile. Il Sindaco che, pur restando sempre nell’ambito delle proprie competenze, empatizzando anche con i cittadini, ha cercato di operare rispettando i limiti del proprio ruolo» continuano le associazioni.
«Considerato che ad oggi la situazione è veramente insostenibile, e lo diventerà ancora di più se ci saranno ancora incarichi e sedi provvisorie, le Associazioni firmatarie auspicano che l’azione unitaria possa far loro il peso delle nostre motivate esternazioni e reagire adottando atti mirati a risolvere in maniera strutturale il problema. Provvedimenti che garantiscano definitiva e continuativa assistenza sanitaria onde evitare che ci siano pazienti scoperti o che questi ultimi debbano ricorrere a spostamenti nelle Frazioni limitrofe per raggiungere un medico di prossimità o a recarsi direttamente al Pronto Soccorso. Richiediamo l’immediato e urgente ritorno al precedente progetto che, pur nella sua provvisorietà, offriva un’assistenza migliore (se nel momento non è possibile individuare soluzioni definitive). Da parte nostra assicuriamo una corretta e persistente collaborazione anche se, sull’onda emotiva della rabbia, del risentimento o della frustrazione, sia normale perdere un po’ di lucidità».