
GROSSETO – Da ormai 25 anni parlo alle aziende dell’importanza dell’utilizzo di internet e da subito ho sostenuto con forza la necessità di affrontare il digital divide. Mi sono battuto affinché la connessione non fosse un privilegio riservato alle aree urbane, ma un diritto fondamentale anche per i borghi più remoti, soprattutto in territori come la Maremma. Oggi, la questione rimane centrale, specialmente nei piccoli centri dell’entroterra dove, nonostante la tanto attesa fibra ottica sia in alcuni casi arrivata, i problemi persistono.
Qual è il motivo? Spesso, le infrastrutture di supporto come cabine e centraline rimangono tecnologicamente obsolete e incapaci di sostenere l’efficienza promessa dalla fibra. Questo significa che, nonostante l’apparenza di un servizio moderno, i residenti si ritrovano ancora alle prese con connessioni lente e instabili.

Le condizioni atmosferiche contribuiscono ulteriormente a complicare la situazione: pioggia, sbalzi di temperatura e umidità mettono a dura prova le infrastrutture, causando guasti e interruzioni frequenti. Nelle aree urbane, questi problemi vengono risolti rapidamente grazie a una manutenzione tempestiva; nei borghi, invece, l’attenzione degli operatori è spesso minore. I gestori tendono a concentrarsi sulle zone ad alta densità di popolazione, dove il ritorno economico giustifica un intervento rapido, lasciando i piccoli centri con riparazioni lente e manutenzione carente.
Ma perché tutto questo è cruciale per il marketing e lo sviluppo territoriale? Internet è oggi una necessità fondamentale, non solo per il lavoro e l’istruzione, ma anche per la vita quotidiana. Nei borghi, una connessione stabile può fare la differenza tra uno scenario di spopolamento e uno di rinascita. Il rischio di spopolamento è una minaccia concreta: i giovani e i professionisti, privi delle opportunità offerte da una connessione solida, cercano altrove soluzioni che il loro borgo natale non può offrire.

Non è un caso che il Consiglio sui diritti umani delle Nazioni Unite, con l’approvazione della risoluzione A/HCR/20/L.13, ha considerato espressamente Internet alla stregua di un diritto fondamentale dell’uomo, ricompreso nell’art. 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e del cittadino. Nel documento si attribuisce alla Rete “una forza nell’accelerazione del progresso verso lo sviluppo nelle sue varie forme” e si chiede a tutti gli Stati “di promuovere e facilitare l’accesso a Internet”.
Investire nella connettività significa cambiare questa narrazione negativa. Con una rete affidabile, i borghi possono attrarre nuovi residenti, professionisti e aziende che desiderano lavorare in smart working. Inoltre, per il turismo, la connessione internet è ormai imprescindibile. I visitatori cercano esperienze uniche ma vogliono poter condividere la loro avventura in tempo reale, cercare informazioni e lavorare da remoto. Se la rete non è all’altezza, anche il potenziale turistico ne risente.
Il marketing territoriale deve basarsi su una realtà moderna e connessa. Per fermare lo spopolamento e rendere i borghi competitivi, bisogna affrontare il digital divide con serietà. L’accesso a internet non è più un optional, ma una necessità strategica per il futuro dei piccoli centri. Ignorarlo significa condannarli al declino; investirci significa dare loro una nuova vita e un futuro di opportunità.
Marketing Antipatico
In questa rubrica parliamo di come l’innovazione può prendere forma in modi inaspettati, scoprendo le storie e le persone che la rendono possibile. Perché innovare non è solo un compito per le grandi multinazionali: è qualcosa che può partire da chiunque, anche dal tuo angolo di mondo. Restate sintonizzati, e chi lo sa? Magari la prossima grande idea potrebbe arrivare proprio da voi. Hai qualche riflessione da condividere? Scrivimi a [email protected].
Marco Gasparri, 49 anni, è il Managing Director di Studio Kalimero. Formatosi nel settore del marketing, dalla fine degli anni Novanta si dedica con successo a costruire percorsi per dare valore alle imprese e può contare su un’esperienza con centinaia di aziende nel pubblico e nel privato. Creativo, poliedrico e razionale, ha collaborato con agenzie nazionali, ha lavorato in Toscana e in Italia e ha dato vita nel 2000 a Studio Kalimero, riuscendo sempre ad anticipare le istanze economiche della società e a creare servizi e prodotti adatti al mercato.
Formatore, spin doctor, consulente politico, marketing strategist, esperto in tecniche di comunicazione, business coach ha firmato numerosissime campagne di successo: Marco Gasparri è tra i professionisti più accreditati nel campo della promozione non solo in Toscana.