ORBETELLO – Era stato fermato ad ottobre con dieci ovuli di marijuana nascosta nelle mutande e dopo la convalida dell’arresto il giudice aveva applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora e di firma.
Il legale del ragazzo, l’avvocato Lucia Scotto, è però riuscita a ribaltare la decisione sfavorevole pronunciata dal giudice nell’ordinanza di convalida in relazione alla commissione possibile di nuovi reati.
«Nella direttissima di oggi, il giovane, 20 anni, originario dell’argentario, ha dimostrando il proprio percorso di vita, anche scolastico, la propria incensuratezza e l’impegno nella ricerca di un nuovo lavoro – racconta l’avvocata Scotto – ottenendo non solo la revoca delle misure cautelari ma anche la sospensione del procedimento fino al settembre 2025 in attesa della decisione della Corte costituzionale sulla concedibilità della messa alla prova anche ai reati di spaccio di lieve entità, che, ad oggi, a seguito di un recente aggiornamento dei limiti edittali, ne sono rimasti esclusi».
«La decisione della Consulta sarà quindi interessante non solo per il caso specifico ma per l’applicabilità in generale della misura premiale della messa alla prova, che porta all’estinzione del reato, allo spaccio di lieve entità».