
GROSSETO – Mirco Balducci è il nuovo Campione Europeo di Gravel nella categoria master 4. L’asso toscano in forze alla ASD Tondi Sport Acqua e Sapone non ha davvero limiti. Con una prestazione fuori dall’ordinario, Balducci ha sbaragliato la concorrenza e si è presentato in solitaria sotto lo striscione di arrivo posto nel centro storico di Asiago. Un percorso di gara durissimo che non dava un attimo di tregua ha accolto atleti di grandissimo spessore, per la maggior parte ex professionisti della strada, che si sono sfidati in un anello di circa 50 km ed 800 mt di dislivello positivo da ripetere per due volte. Guadagnata la testa dalla gara, Balducci, ha gestito i più diretti inseguitori, Dracone Guido Paolo e Zanetti Igor, per circa 70 km quando ha deciso di attaccare e liberarsi della loro compagnia. Dopo una cronometro individuale di circa 30 km si è presentato a braccia alzate sulla linea del traguardo conquistando il titolo europeo nella nuova e crescente disciplina del gravel. Ma quello che ha dell’incredibile è il mezzo che Balducci ha utilizzato: si tratta di un telaio in legno prodotto e commercializzato da ORNUS che glielo aveva fornito pochi giorni prima della manifestazione. La vittoria del titolo continentale premia sicuramente il progetto e la singolare scelta costruttiva ma soprattutto la grande caparbietà e determinazione di Balducci che non ha esitato ad accettare questa nuova ed ulteriore sfida.
Alla manifestazione hanno partecipato anche Stefano Marziali e Marco De Stasio. Il primo ha conquistato uno splendido ottavo posto nella categoria M6 e si è conquistato la qualificazione per il mondiale gravel del prossimo anno che si svolgerà in Francia. Il secondo ha accarezzato la top ten e si è classificato undicesimo a soli 12 secondi dalla decima posizione.
“Risultato di squadra – ha affermato Balducci – reso anche possibile dall’assistenza lungo il percorso prestata da Denis Tognoni, tra poco impegnato nella stagione di ciclocross, e da Francesca Tosi, moglie di Marco, nonché grazie al tifo costante della loro figlia Sofia, mascotte della squadra e dell’impegnativa trasferta”.