SCARLINO – “Dopo l’ottenimento della Via (Valutazione di impatto ambientale) dello scorso 23 settembre, martedì 15 ottobre ci aspetta un appuntamento molto importante per le sorti future dello stabilimento Venator di Scarlino, ossia l’approvazione definitiva del progetto di discarica permanente con la concessione dell’autorizzazione integrata ambientale”.
Lo annuncia il segretario della Ugl Chimici, Roberto Bocci.
“Fin da subito abbiamo collaborato con tutte le istituzioni e con tutti gli attori in causa per arrivare ad una risoluzione positiva della questione, essendo ben consapevoli delle difficoltà e delle criticità relative a questo tipo di procedimenti autorizzativi”.
Roberto Bocci continua: “Oggi siamo ad un punto in cui i lavoratori Venator e quelli delle ditte appaltatrici sono stremati da quasi un anno di cassa integrazione, che ha visto ridurre in maniera importante sia gli stipendi sia i progetti e le prospettive future delle proprie famiglie. Se ne prossimi giorni finalmente arriverà questa autorizzazione, sarà necessario capire quali siano i reali piani che la Venator ha per lo stabilimento di Scarlino, perché pensare ad un prolungamento della cassa integrazione oltre il termine già fissato del 31 gennaio 2025, sarebbe un altro duro colpo per i lavoratori che hanno fatto tutti questi sacrifici con la speranza di una ripartenza delle linee di produzione quanto prima, o al massimo a inizio del nuovo anno”.
La Rsu Ugl della Venator, rappresentata dal segretario provinciale Roberto Bocci e da Daniele Barometri, esprimono il proprio punto di vista su questa lunga vicenda e sugli ultimi accadimenti. “La situazione è ancora incerta – dicono -, il mercato sembra ancora stagnante e non conosciamo ad oggi i programmi della casa madre inglese. Siamo però convinti, dopo oltre un anno di incontri in ogni sede, che in questo momento sia indispensabile più che mai, una unità di intenti di tutte le parti in causa, istituzioni, azienda e sindacati, senza dover rimarcare le differenze di vedute che possono esserci state durante questa lunga vertenza. L’unico obiettivo sindacale che abbiamo sempre perseguito con le nostre azioni, è stato quello di arrivare ad una riaccensione dei forni di calcinazione”.
“Crediamo che ogni altra forma di divisione non possa che danneggiare questo scopo, provocando ulteriori inutili ritardi e alimentando incomprensioni che certamente non fanno bene alla nostra causa e soprattutto ai molti lavoratori che stanno vivendo con apprensione questi ultimi passi, legati alla profonda crisi che ha coinvolto il nostro stabilimento”.
“Possiamo affermare – conclude Bocci – che il 15 ottobre sarà sicuramente una data molto importante per la Venator di Scarlino e per tutti i dipendenti, ma la risoluzione dei problemi sarà indiscutibilmente legata oltre che all’autorizzazione, alle volontà della proprietà della multinazionale”.