GROSSETO – La politica interviene nuovamente sul ragazzo disabile bullizzato e il cui video è stato poi postato sui social.
FABRIZIO ROSSI: “L’episodio di bullismo accaduto a Grosseto, che ha visto come vittima un ragazzo disabile e come artefice un suo coetaneo poco più che maggiorenne, è un fatto gravissimo che ha scosso l’intera comunità”. A dirlo è il deputato grossetano Fabrizio Rossi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione bicamerale infanzia e adolescenza.
“E’ un fatto particolarmente allarmante – commenta Rossi – che deve far riflettere tutti noi. Filmare e poi postare sui social con un telefonino un giovane sedicenne, per di più affetto da disabilità, e per questo ancora più fragile e indifeso, mentre viene ripetutamente ridicolizzato, umiliato e bullizzato è un atto vergognoso che va condannato senza se e senza ma”.
“Le statistiche più recenti pubblicate dalle Nazioni Unite, come riportano fonti Unicef, – commenta Rossi – ci segnalano che nel mondo almeno uno studente su tre, in età tra i 13 e i 15 anni, ha vissuto esperienze di bullismo o cyberbullismo. I ragazzi e le ragazze presi di mira, invece secondo uno studio dell’Osservatorio Indifesa, pubblicato sul Sole24ore, subiscono violenze psicologiche e verbali, soprattutto per l’aspetto fisico (79%), per l’orientamento sessuale (15%), la condizione economica (11%), l’origine etnica e geografica (10.5%), l’identità di genere (9%), la disabilità (5%), come è accaduto a Grosseto, e per la religione (4%). Poi, alla domanda di qual è il luogo dove si rischia di essere vittima di violenza, i ragazzi intervistati hanno messo al primo posto, proprio la scuola. Infatti, il 66% degli intervistati, indica quest’ultima come il luogo dove sentirsi meno al sicuro da atti di violenza, mentre il web, viene indicato dal 39% delle risposte. Percentuali, quest’ultime, che devono far riflettere tutti noi”. “Eventi come quello accaduto lo scorso fine settimana davanti a una scuola grossetana – prosegue Rossi – minano sempre più la percezione di sicurezza, e nel contempo compromettono l’integrazione sociale, creando un clima di intolleranza che non più accettabile”. “Pertanto – continua Rossi – occorre da parte di tutti, Istituzioni comprese, investire nell’educazione al rispetto verso il prossimo, partendo dalla scuola, attuando programmi specifici nella prevenzione al bullismo, con il coinvolgimento di insegnanti, studenti, famiglie e associazioni, così da affrontare la problematica del bullismo in modo efficace”.
“Affrontare la tematica che ruota attorno al bullismo, richiede un impegno collettivo. Ognuno di noi può e deve fare la propria parte, denunciando gli episodi di bullismo quando accadono, e nel contempo sostenere le vittime, promuovendo la cultura del rispetto. L’episodio accaduto nella nostra città, riporta ancora una volta alla ribalta delle cronache questo fenomeno. Il bullismo è un problema serio e complesso, che richiede una risposta coordinata e multidisciplinare. Investire nella prevenzione e nel sostegno alle vittime è fondamentale per creare una società più giusta e inclusiva. Le persone diversamente abili si aiutano non si bullizzano”, conclude l’onorevole Fabrizio Rossi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione bicamerale infanzia e adolescenza.
MARIA CHIARA VAZZANO e DIEGO MONTANI: «In questi giorni è emersa la notizia di un giovane con disabilità finito al centro di atti di bullismo in Maremma – affermano l’assessore al Sociale Maria Chiara Vazzano e il garante per la disabilità Diego Montani -. Un maggiorenne ha infatti schernito il ragazzo e messo tutto in rete. Vogliamo esprimere il nostro pieno sostegno alla vittima di questo vergognoso episodio. Ringrazio il personale docente e tutti i compagni di scuola del giovane preso di mira che hanno “protetto” il ragazzo e dimostrato che esiste una risposta spontanea, forte e solidale, una reazione alla cui base vi è la professionalità degli insegnanti e il senso civico e l’umanità degli altri studenti. Siamo amareggiati e stupiti riguardo i like riscossi dal video postato dal bullo, segno che purtroppo c’è ancora tanto da lavorare per formare cittadini consapevoli e rispettosi del prossimo».