GROSSETO – Da Perugia a Bergamo passando per Brescia, per Grosseto e per altre città. In queste sono tanti i messaggi che ci arrivano con le testimonianze di chi ha subito truffe simili a quella che abbiamo raccontato ieri e che abbiamo ribattezzato “la truffa del vino”. In alcuni casi, come nel caso accaduto a Grosseto in via Giordania, il tentativo di truffa non è riuscito, ma ci sono anche tanti altre persone che prese alla sprovvista dal modo di fare del truffatore purtroppo sono state raggirate. Un metodo che è ormai abbastanza codificato: quello che cambia quasi sempre è la merce che viene offerta in regalo e per la quale poi viene chiesta una somma in denaro anche di 50 euro. E così il “nipote del muratore Antonio” ha colpito molte volte anche nella nostra zona. Tra i particolari emersi anche in altri, da tenere presente, il truffatore è un uomo con la benda ad un occhio (la foto è stata realizzata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale).
Ecco alcune delle testimonianze che abbiamo ricevuto soltanto nella giornata di oggi.
La truffa delle noci (Grosseto)
Anche a me circa un anno fa – ci dice un nostro lettore – si è affiancato “il nipote di Antonio il muratore” e mi ha messo in macchina 5 sacchetti di noci, prima era un regalo e poi “quasi un regalo”. Dopo un primo momento in cui sono rimasto effettivamente un po’ interdetto ho immaginato la truffa e l’ho invitato a riprendersi le noci. Addirittura ho dovuto io togliere i sacchetti dalla mia macchina e dirgli che li avrei lasciati in terra perché lui non li voleva riprendere.
La truffa della frutta (Grosseto)
Qualche mese fa è successo anche a me, zona via Siria. Stessa identica dinamica, ma in quel caso la merce era frutta. Diciamo che è stato talmente veloce che mi ha caricato il baule di frutta, gli ho dato 50 euro e poi è sparito. Alla fine era quasi tutta da buttare, ma oramai il danno era fatto. Mi sarà di esempio per il futuro.
La truffa del vino (Caldana)
Buonasera è successa la stessa cosa una settimana fa a mio padre al bivio di Caldana, nel comune di Gavorrano.
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La truffa delle pesche (Bergamo)
Son stato truffato con lo stesso sistema fuori Bergamo con tre casse di pesche che non volevo e che erano immangiabili. Fiorino bianco e stessa tecnica; quando ho capito la truffa ci avevo già rimesso 40 euro.
La truffa del vino (Deruta, Perugia)
Vivo a Perugia, la stessa truffa del vino è successa a me nel Comune di Deruta, in provincia di Perugia. Si è avvicinato questo furgone bianco, e al posto del passeggero mi chiama un ragazzo con occhio bendato e mi racconta la stessa storia. Però mi mette in macchina una scatola di vino e due rotoli di scottex. Il rotolo me lo regala e mi fa pagare il vino. Io chiaramente ho restituito il tutto e sono andati via.
La truffa delle arance (Brescia)
Lo stesso tipo di truffa effettuata con il vino avviene anche con le arance. “Una cassa te la regalo io l’altra la paghi 20 euro”. Purtroppo io ci sono cascato e quando sono tornato a casa pensando che le arance potevano venire da posti poco rassicuranti le ho buttate via. Ciò è accaduto a Bargnano di Corzano (BS) nei pressi dell’istituto Vincenzo Dandolo.
La truffa del vino per il capo (Benevento)
Mi è successo 5 anni fa in provincia di Benevento, ma è stato un salasso. Stavo facendo delle ispezioni per un cavidotto mi si affianca un furgone bianco e mi dice che aveva le bottiglie di vino per il capo cantiere che non l’avevamo trovato in ufficio. Cerco di contattarlo senza successo. Mi chiedono una cortesia. Mi caricano tutto in macchina è a quel punto mi chiedono 200 euro. Non sapevo cosa fare. Riprovo a chiamare senza successo. Nel frattempo un grosso camion doveva passare e cominciò a suonare. Aprii il borsellino e gli diedi i 200 euro. Rientrato in cantiere andai in ufficio, trovai il capocantiere e gli dissi: «Ti ho portato il vino che hai ordinato», «Io non ho ordinato nulla». A quel punto ho capito. Poi, aprendo le scatole, solo una era di una discreta cantina del Beneventano tutte le altre vino comune da 1,5 euro.
Attenti a questo tipo di truffe
Invitiamo i nostri lettori a stare sempre attenti e non fidarsi di nessuno e di segnalarci episodi simili all’indirizzo mail [email protected] o al canale whtasApp 334.521200.