CONSELICE (RAVENNA) – Un riconoscimento importante per la libertà di stampa è quello che ha ricevuto la giornalista de IlGiunco Jule Busch nella giornata di oggi, 1 ottobre, a Conselice in provincia di Ravenna.
Il piccolo comune romagnolo ospita una piazza dedicata alla libertà di stampa, unica del suo genere in Italia e infatti l’1 ottobre 2024 ricorre il XVIII anniversario del Monumento della stampa clandestina che ricorda i giornalisti, i tipografi e le staffette uccisi dai nazifascisti.
Alla cerimonia erano presenti Andrea Sangiorgi, sindaco di Conselice; Paolo Berizzi, inviato speciale de La Repubblica e presidente dell’Osservatorio per la libertà di stampa; Paolo Maria Amadasi, presidente Aser; Renzo Savini, presidente Anpi provincia Ravenna; Matteo Pucciarelli (giornalista di Repubblica) e la giornalista grossetana Jule Busch. A lei e Matteo Pucciarelli è stato consegnato un riconoscimento speciale.
“Jule Busch – cita la pergamena -. Giornalista italo-tedesca, originaria di quella che un tempo era la Germania Est, vive in Toscana. Lavora al quotidiano online “Il Giunco” ed è autrice, tra gli altri, di un libro sull’incidente stradale avvenuto in Spagna nel 2016 che provocò la morte di 13 studentesse Erasmus, di cui 7 italiane, e di un podcast sulla più grande tragedia mineraria del dopoguerra (Ribolla 1954) nella quale morirono 43 persone”.
«Conselice – dice Jule Busch – è un piccolo comune in provincia di Ravenna in cui esiste l’unica piazza in Italia dedicata alla libertà di stampa. Oggi, in occasione della cerimonia annuale per celebrare il monumento alla stampa clandestina sono stata invitata e premiata per il mio lavoro come giornalista, in particolare per il podcast che racconta la strage di Ribolla e il libro su Elena Maestrini e la tragedia Erasmus. Insieme a me oggi c’erano i colleghi Paolo Birizzi, giornalista d’inchiesta sotto scorta de La Repubblica e Matteo Pucciarelli, giornalista d’inchiesta de La Repubblica, oltre ai rappresentanti locali e nazionali di sindacati e associazioni. Che dire? Sono stata emozionata e anche un po’ orgogliosa di essere stata tra i protagonisti di una giornata così importante. Un po’ per me, ma anche per IlGiunco che conferma di non essere “solo” un quotidiano di provincia, ma una parte importante in un contesto di giornalismo nazionale. Una realtà che come tutti ha bisogno di essere tutelata e valorizzata perché, come abbiamo ribadito oggi, la libertà di stampa è a rischio sempre. Soprattutto per chi legge».
Un riconoscimento importante anche per tutta la redazione de IlGiunco che da oltre 13 anni ogni giorno racconta la Maremma. «Questa è la dimostrazione che anche a livello locale, in provincia, – ha commentato Daniele Reali, direttore de IlGiunco – è possibile fare informazione di qualità e di servizio e ricevere attenzione anche al di fuori dei confini provinciali».