GROSSETO – Se la recente classifica sulla sicurezza ha visto la provincia di Grosseto salire di qualche gradino, il capoluogo maremmano imbocca la via del seminterrato per quella delle retribuzioni dei lavoratori nel settore privato.
A ordinare le cifre dei salari, provincia per provincia, è stata la decima edizione del Geography Index dell’Osservatorio JobPricing, che raccoglie i dati attraverso il “calcolatore dello stipendio giusto” di La Repubblica.
Secondo i dati forniti, lo stivale del Paese sembra una cartina tornasole che evidenzia un divario salariale tra nord e sud profondo, con province al nord più “colorate” di violaceo come quelle di Milano, Torino e Bolzano, che ben risaltano su quell’arancione chiaro che predomina dalla Campania in giù.
A fare da variabile è la cifra della Retribuzione globale annua (RGA, comprensiva di parte fissa e variabile), dato che nel 2023 era 31.442 euro. La Toscana è sotto a questa media stipendiale annua, come altre 12 regioni insieme a lei. Si ritrova al centro della classifica, al decimo posto, con un 2024 che non vede variare la sua posizione rispetto a quella dell’anno precedente.
La classifica degli stipendi in Italia: dove si trova Grosseto
Delle province toscane Grosseto ha i colori più vicini a quelle del sud Italia. Nella classifica 2024 detiene l’87esimo posto, scendendo di ben 10 posizioni rispetto al 2023, con una retribuzione globale annua media di 28.207 euro.
In Toscana Grosseto è l’unica, insieme a Massa-Carrara ( -1), che scende nella classifica rispetto ai dati 2023.
Le altre, salgono tutte. Dal timido +1 di Livorno fino al +9 di Lucca (19esimo posto con un Rga 31.707 euro) di e +10 di Siena (36esimo posto con un Rga di 30.692 euro).
Sulla cima della classifica nazionale svettano: Milano (prima con un Rga 37661 euro), Bolzano (seconda con un Rga di 34804 euro) e Trieste (terza, con un Rga di 34802 euro).
Se la mappa degli stipendi non premia solo i grandi centri ma vede risaltare i dati di province più periferiche come Bolzano, Trieste, Belluno e Terni, l’altrettanto periferica provincia di Grosseto stenta ad avere lo stesso tenore di vita del resto della regione. Un tenore che non premia la maremma grossetana probabilmente per quella “legge del tessuto economico” che si abbatte anche su numerosi territori del sud. Un tessuto che nel grossetano è carente di infrastrutture, lamenta criticità ancora non superate, con un lavoro ancora molto legato alla stagionalità e spesso più ricorrente un precariato che azzoppa anche le più buone politiche di genere.