GROSSETO – Filcams Cgil Toscana, Fisascat Cisl Toscana e Uiltrasporti Uil Toscana attivano lo Stato di agitazione per il settore degli appalti in pulizia e sanificazione, delle Asl e Aziende ospedaliere Universitarie della Toscana. Per il personale dipendente da imprese esercenti sevizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi.
“Gli Operatori degli appalti di pulizia dei distretti di Siena, Arezzo e Grosseto sono sul piede di guerra” affermano le segreterie provinciali Filcams Cgil Siena, Arezzo, Grosseto.
“Come organizzazioni sindacali di categoria, denunciamo il comportamento dell’Asl sud-est – rimarcano – che, in disprezzo delle tante lavoratrici e lavoratori che operano nei servizi di sanificazione dei distretti sanitari, adotta politiche riduttive dei servizi scaricando i tagli sui lavoratori in appalto”.
Il timore dei sindacati è che riducendo le ore di lavoro, diminuiranno gli stipendi dei lavoratori e di conseguenza la qualità del servizio. “In occasione degli incontri effettuati con le imprese che gestiscono il servizio di pulizia dei distretti sanitari est – dicono le segreterie Cgil – siamo stati informati della richiesta da parte dell’Asl sud di effettuare immediatamente una riduzione del servizio fino al 30% rispetto all’attuale, in alcuni casi tale riduzione sarebbe addirittura retroattiva, il tutto con pesanti ricadute sull’occupazione”.
“Poche settimane fa siamo passati per il medesimo calvario a causa della volontà da parte della stessa Asl sud-est di procedere a pesanti tagli nei confronti del servizio Cup territoriale – ricordano dalla Cgil – solo l’intervento della Regione Toscana ha impedito che sfociasse tutto in uno scontro immediato, rinviando così ad una seria, ordinata e condivisa riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Adesso ci risiamo con le pulizie dei servizi ambulatoriali e distrettuali”.
“Sul tavolo dell’Asl sud-est ci sono svariate richieste di confronto che le Organizzazioni Sindacali hanno presentato in questi mesi per fare chiarezza sui criteri di gestione e utilizzo dei servizi in appalto, tutte rimaste inevase – chiosano le segreterie Cgil – Per queste ragioni abbiamo aperto lo stato di agitazione ed avviato la procedura prevista dalle norme che regolano lo sciopero nei servizi essenziali”.
“Chiediamo alla Regione Toscana di intervenire definitivamente – concludono – chiediamo di avviare un percorso serio di confronto al fine di trovare una soluzione condivisa che tuteli sia i lavoratori che i cittadini, chiediamo che non siano i lavoratori in appalto a pagare per tutti”.